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Wednesday, March 08, 2006

Già, cosa rimane di liberale?

Caro direttore, vorrei far presente a Tommaso Ciuffoletti che se non sente più parlare d'economia i radicali dovrebbe far controllare il suo udito. La Rosa nel Pugno è l'unico partito che ha una parola chiara sulla cosiddetta "agenda Giavazzi". E quella parola è un "Sì". Sì all'abolizione del valore legale del titolo di studio, per la concorrenza tra le università, e degli ordini professionali, per l'accesso dei giovani al lavoro; sì non solo alla legge 40, ma anche al Libro Bianco di Biagi. No alla cassa integrazione (che sostiene settori non più trainanti) e sì al "welfare to work" blairiano, più giusto, oltre che più liberale. I radicali hanno sostenuto la direttiva Bolkestein, mentre gli altri, dai Ds a Forza Italia, hanno lavorato insieme, al Parlamento europeo, per smembrarla. Di tutto questo si parlerà, per capire come andare avanti su questa linea, il 16 marzo a un convegno della Rosa nel Pugno. Su questi temi gli altri partiti non offrono che ambiguità, oltre a carte oro per i settantenni e a sussidi bebè. Cosa rimane di liberale se togli la laicità e una giustizia non disumana?

Un'altra più puntuale e puntuta replica da Malvino.

11 comments:

Anonymous said...

jim: vedo un po' di astio... poi contro il buon tommaso... che di destra non è... mah

Anonymous said...

"Cosa rimane di liberale se togli la laicità e una giustizia non disumana?"

chiedilo ai tuoi compagni socialisti, comunisti, ambientalisti, no-global e disobbedienti...

JimMomo said...

Ma no, ma che astio. E' da amico un po' ferito ;-)

A lui ho scritto anche in privato. Anch'io mi sono espresso un'infinità di volte, su blog e in letterine, per spingere la Rosa nel Pugno a essere più visibile sui temi economici. Un conto, però, è dire che non è abbastanza visibile su quelli, altro è dire che li i radicali li hanno abbandonati, quando non è vero.

Casomai, è vero quello che scrive Malvino, cioè che i radicali fa comodo chiuderli nel ghetto dei diritti civili, che quanto parlano di liberalizzazioni in molti fanno finta di non sentire.

Anonymous said...

non leggo malvino: per principio e per problemi di stomaco. Quindi non so cosa possa aver scritto. Cmq... il tuo attacco sembra tipico di certi ambienti del PCI... :D


ciao, aa.

Anonymous said...

riprendo quanto ho scritto da Malvino!

Le vostre risposte sono il mio premio!
E' un piacere l'aver contribuito (sperando che il Riformista pubblichi entrambe le lettere) a far avere un pò di spazio ai Radicali per queste questioni!

Anonymous said...

ovviamente l'anonimo qua sopra sono io!

Tommas-Inoz Ciuffoletti!

Un saluto Fede!

Anonymous said...

P.S.

Cmq non preoccuparti per l'udito, quello funziona bene!

Robinik said...

Si alla Legge Biagi? Non so se ti hanno informato ma grazie al Governo Berlusconi è già una legge dello Stato a cui non bisogna dire si. Al massimo si può dire no alla Legge Biagi... ma per quallo bisognerebbe sostenere il governo Prodi che la vuole cancellare... ma voi non lo fate questo vero?

Robinik said...

Dimenticavo... facendo un giretto nel sito dei Rosapugnati ed eseguendo una ricerca con la parola ECONOMIA si ottiene questo:

http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/search/node/economia

Riassunto:
Un solo lunghissimo articolo di due righe di Capezzone
http://www.rosanelpugno.it/rosanelpugno/node/842
ed il resto tutti argomenti del forum...

Tu ed Adolfo fareste meglio a documentarvi prima di ""salire in cattedra" ;)

JimMomo said...

Caro Tommaso,
mi ha fatto enorme piacere la tua risposta, di cui condivido sensazioni e "umore". Alla fine sono i rompicoglioni che mandano avanti il mondo, e i radicali, nel loro piccolo, lo sono ;-))
Sì, siamo riusciti comunque a stimolare il dibattito, e la Rosa nel Pugno ha un gran bisogno che qualcuno gli ricordi di essere più visibile e riconoscibile sui temi economici. Sono un po' saltato sulla sedia quando ti ho letto, perché non è vero che li hanno abbandonati e che non rimane nulla di liberale. Però qualcosa la tua provocazione ce l'ha ricordato. Un po' perché fa comodo alla stampa e agli alleati infidi, un po' perché viene naturale ai radicali, è sempre presente il rischio di farsi rinchiudere, nella percezione degli elettori, nel ghetto dei "diritti civili". Questo sì. E quindi è stata un'occasione utile per ricordare a tutti che le riforme radicali sono tutte attuali e in piedi, c'è chi ci lavora e le porta avanti, serve solo essere più efficaci nel comunicarlo.

un abbraccio,
Fede

Anonymous said...

"sono i rompicoglioni che mandano avanti il mondo".

E io che ho sempre pensato che fossero i carri armati...

aa