Con «raccapriccio e rabbia» il liberale Ostellino intravede il riemergere in queste reazioni scomposte di «un'intolleranza tutta italiana». Nella circostanza Prodi si è dimostrato un politico «mediocre». «Più che un crimine contro la libertà d'informazione e l'interesse nazionale, il vostro mi sembra un caso esemplare di stupidità e autolesionismo politici».
A tutto questo si aggiunge un altro clamoroso autogol. Sembra ufficiale: Berlusconi si confronterà con Diliberto, venerdì sera a Matrix. Ds e Margherita sembrano irritati ma anche stavolta non sufficientemente avveduti e determinati per fermare Diliberto. Ogni volta che Bertinotti e Diliberto parlano, e ogni volta che gli viene offerta, in modo calcolato, l'occasione di rappresentare l'Unione davanti a Berlusconi, Berlusconi guadagna inevitabilmente i voti degli indecisi o di chi, deluso dalla CdL, viene posto di fronte a un'alternativa ben peggiore. Poi si lamentano che ha gioco facile a dire che il centrosinistra è un covo di comunisti. Gli ambienti prodiani non sembrano preoccupati più di tanto: «Berlusconi scoprirà che Diliberto non mangia i bambini». Forse i bambini no, ma fossi ebreo non mi avvicinerei troppo.
I leader del centrosinistra dovrebbero denunciare la vera e propria "intelligenza col nemico" di Diliberto e Bertinotti, che per un po' di visibilità in più e uno "0," espongono l'Unione al serio rischio della sconfitta. Sono consapevoli di far perdere voti alla coalizione, ma da comunisti sono più interessati a cavalcare ed egemonizzare, in caso di sconfitta, l'esasperazione degli elettori e la radicalizzazione dello scontro politico.
«Volete perdere le elezioni dopo averle (quasi) vinte? Se continuate così le perdete di certo. E se le vincete c'è di che preoccuparsi», conclude Ostellino.
Già, sembra che i leader dell'Unione stiano facendo di tutto per perdere le elezioni, ma se l'Unione le perdesse davvero? Per alcuni versi potrebbe essere addirittura condizione migliore per l'alternativa liberale, laica, socialista, radicale.
2 comments:
Bè, me lo auguro di cuore, allora!
Intelligenza col nemico di Diliberto.
Un nuovo Moretti si affaccia.
Il dolce Enrico
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