Pagine

Friday, March 31, 2006

Sorpresa Zapatero!

Statali, addio posto fisso. Sorpresa in Spagna: puniti «inefficienza e assenteismo»

Il mio giudizio su molte delle politiche di Zapatero è estremamente negativo. La politica estera innanzitutto; la questione basca; i matrimoni gay che potevano essere introdotti, come ha fatto Blair, senza pulizia linguistica e culturale. Un esempio negativo. Però già avevo in qualche modo intuito che sull'economia la musica era diversa. Che tutto il lavoro liberale fatto da Aznar non veniva buttato al vento, ma che da lì si partiva.

Capirete la meraviglia quando ieri m'imbatto, leggendo Il Messaggero, in queste parole: «E' finita la storia che i pubblici dipendenti considerino il posto di lavoro a vita, prescindendo da come svolgono la loro attività». Il licenziamento per bassa produttività o per comportamenti quali l'assenteismo durante le ore lavorative diventa possibile. Parole non di un liberista selvaggio, di un massacratore sociale, ma di Jordi Sevilla, ministro per la Pubblica Amministrazione del governo socialista di Zapatero, di cui in Italia la nostra sinistra, da Diliberto a Paolo Cento, ha un'immagine distorta, basata solo sui buoni rapporti con Cuba.

Parole pesanti perché pronunciate con tutta l'ufficialità di un intervento alla Camera dei Deputati, rivolgendosi al Partito popolare di Rajoy affinché non si opponga al varo dello Statuto del Pubblico dipendente, la nuova legge-quadro che intende introdurre nella gestione della burocrazia criteri imprenditoriali e, pertanto, anche la possibilità di licenziare in base alla produttività. Lo Statuto, ha spiegato Sevilla, «significherà innanzi tutto introdurre una grande novità: che i pubblici dipendenti rispondano continuamente del loro lavoro, che la continua valutazione obiettiva costituisca un elemento chiave della modernizzazione», fino alle estreme conseguenze per cui «la permanenza nel posto di lavoro dipenderà da come questo sarà svolto». Un ministro socialista. Chapeau. Addirittura in un sondaggio via Internet, di El Mundo, la possibilità di licenziare i dipendenti pubblici ha raccolto l'83 per cento di consensi.

Tutto si potrà dire di Zapatero, ma io parole come queste le devo ancora sentire dalla nostra sinistra (e non le ho sentite neanche mai dalla destra) e spero che la Rosa nel Pugno non si faccia sfuggire l'occasione per esercitare il suo ruolo modernizzatore dando così sostanza allo slogan che si è scelta: Fortuna-Blair-Zapatero.

Sono mesi che nei miei post, e in alcune lettere su il Riformista, sostengo proprio che occorre abbattare il tabù dell'impiego statale. Se licenziare si può nel privato, licenziare si deve a maggior ragione nel pubblico, dove è il denaro di tutta la comunità a essere investito e dove quindi lo spreco è ancora più inaccettabile dal punto di vista della moralità politica.

7 comments:

Maurizio said...

Articolo stampato e appeso in camera. :-)

In due parole, che ne pensi della politica estera USA?

JimMomo said...

A livello di discorsi ed elaborazione strategica direi perfetta. La realizzazione meno, molto meno.

Errori in Iraq e ancora troppa timidezza nel sostenere le forze civili e democratiche nelle dittature, soprattutto in Iran.

Bene all'Onu, in ritardo con l'Alleanza delle Democrazie.

Anonymous said...

a me non sorprende, sapevo che era così. la politica estera spagnola è così così, anche secondo me non c'era bisogno di fare tutti quei cambi nominalistici nell'approvare il matrimonio omosessuale, ma di zapatero mi piace il fatto che non si inginocchia alla gerarchia ecclesiastica

JimMomo said...

Credo che in Spagna comunque le gerarchie ecclesiastiche abbiano molto meno peso che a Roma. Noi quel peso lo giudichiamo con un occhio alle nostre.

Anonymous said...

vero, poi hanno fatto una cosa che in italia non farebbero mai, sono scesi in piazza a protestare, da noi preferiscono altri metodi :-)

Vulcan said...

io dico da anni che gli statali in Italia dovrebbero avere obbligo di Partita IVA.. Utopistico, ovviamente, ma un tanto per far capire il concetto che sarebbe ora che se uno "non rende" e si approfitta di una paga fissa, allora è meglio che inizi a starsene a casa lasciando il posto libero per chi ha voglia di lavorare sul serio.

In sostanza, più lavori, più incassi e quindi più guadagni..

E dopo si che avremmo gli uffici di poste, comune eccetera, aperti anche di notte..

Anonymous said...

magari una sinistra italiana così