Era prevedibile che la bocciatura del nuovo Trattato costituzionale rendesse enormemente più complicato raggiungere un accordo per il nuovo bilancio dell'Unione europea in dicussione alla riunione di oggi del Consiglio d'Europa. Ma questi "tony" non ce li aspettavamo. «Tra di noi c'è un fossato» dice Tony Blair a Le Figaro delle divisioni con il presidente francese Jacques Chirac. Al centro della lite che sembra insanabile la politica agricola europea.
«Non sono del tutto contrario a discutere dello sconto, a metterlo sul tavolo e cercare un sistema razionale per finanziare il bilancio europeo. È però importante chiarire che lo sconto è solo un meccanismo volto a correggere un sistema di pagamento che, altrimenti, sarebbe grossolanamente ingiusto. La ragione dello sconto risiede nel fatto che continuiamo a spendere circa il 40 per cento del budget europeo per l'agricoltura. (...)Un accenno anche alle paure che hanno indotto i cittadini francesi e olandesi a rigettare il nuovo Trattato costituzionale europeo:
«La competizione con India e Cina si può vincere con le riforme... Il punto non è più sapere come Germania, Francia e Gran Bretagna si facciano concorrenza in Europa, ma sapere come noi affrontiamo il mondo esterno. Dovremo destinare il nostro denaro alla scienza, alla tecnologia, alle competenze, al sostegno alle piccole imprese».
«Si preoccuperebbero di meno, però, se potessero scorgere la direzione globale nella quale stiamo andando e se potessero individuare un progetto».Ha ragione Harry a definire «inconcepibile spendere il 40 per cento del bilancio comunitario in sussidi all'agricoltura per un continente che avrebbe bisogno di reindirizzare i fondi in ricerca e formazione». Ed è fuori luogo chiamare in causa lo "sconto" di cui gode la Gran Bretagna, visto che non partecipa alla PAC.
I francesi, anzi, dovrebbero restituire dei soldi.
Jimmomo seguirà l'evolversi della situazione in giornata. Qui l'Europa si spacca del tutto.
3 comments:
ciao, bel blog il tuo complimenti
ti ho incrociato da robinik, spero di interagire presto con te
ciao stefano:)
Ho associato lo sconto britannico alle richieste francesi, per una ragione semplice: le ottime osservazioni di Blair, purtroppo, essendo affiancate alla richiesta di non rinunciare allo sconto, rischiano di apparire come un'esigenza nazionale britannica e non un'esigenza europea. Mi sarebbe piaciuto che Blair rinunciasse allo sconto (peraltro è una cifra non eccessiva, mi pare) e puntasse a diventare il leader europeo della svolta...
Ciao,
harry
Harry, a me risulta (ma posso sbagliarmi) che Blair ha messo sul tavolo lo sconto, che sia disposto anche a rinunciarvi, ma a condizione che il budget diminuisca e che si avvii a conclusione l'epoca della PAC. Se fosse così mi parrebbe ampiamente ragionevole. Di fronte a una rinuncia unilaterale, Chirac non batterebbe ciglio e s'intascherebbe gli aiuti agricoli.
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