Anche Valerio Zanone, su il Riformista, riprende il tema della campagna astensionista come controllo sociale.
«Ci sarebbe, il condizionale è d'obbligo, una norma elettorale del 1957, recepita nella legge del 1970 attuativa del referendum, che punisce i ministri di culto quando «abusando delle proprie attribuzioni e nell'esercizio di esse, si adoperino ad indurre gli elettori all'astensione». La norma desueta era intesa ad evitare la coartazione del voto che la Costituzione vuole libero e segreto. Oggi si può sostenere che nell'Italia secolarizzata l'effetto di coartazione non sia più temibile; però non si può negare che l'astensione elimini la segretezza della scelta elettorale, e si possono immaginarne gli effetti nelle convivenze religiose e nelle comunità locali dove le parrocchie dispongono tuttora del controllo sociale».Jimmmomo l'ha trattato in questo articolo di oggi per Notizie Radicali.
2 comments:
"astensione che sembra voler tenere al riparo i parlamentari dalle loro responsabilità e dal giudizio dell'elettorato"
Per giudicare i parlamentari ci sono le elezioni, non i referendum!
Suvvia, e l'appello di 103 giuristi in favore dell'astensione dove lo metti? E il sostegno all'astensione del presidente emerito della Corte costituzionale dove lo metti? Tutti criminali? Eddaiiiiii, parlate dei referendum che avete voluto, basta con le seghe mentali. Molto meglio quelle vere!
harry
Ci sono anche le ragioni del cuore per votare sì, e, secondo me, sono quelle che valgono di più. Io ne ho postata qualcuna.
s.
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