
Riuniti in assemblea rivolgono alcune domande al presidente del Parlamento cubano, Ricardo Alarcon. «Presidente, perché non possiamo viaggiare all'estero? E perché a Cuba servono due, tre giorni di lavoro per comprare uno spazzolino da denti?». Un altro studente protesta per il doppio cambio: quasi tutto quello che si può comprare a Cuba è in pesos convertibili, come dire in dollari, mentre i salari - quelli dei lavoratori, dei contadini - sono in pesos normali, «che hanno un potere d'acquisto 25 volte minore».
Poi chiede perché i cittadini cubani non possono andare negli alberghi e nelle spiagge riservate agli stranieri. Dopo cinquant'anni la rivoluzione non ha affatto posto fine a quel doppio standard (simbolo del regime di Batista), denunciando il quale, nel 1959, era riuscita a suscitare le speranze dei cubani e ad aprirsi la via del potere: da una parte la Cuba villaggio vacanze esclusivo, dotato di comfort, privilegi e prostitute a prezzi modici; dall'altra la miseria e il sottosviluppo in cui versano la maggioranza dei cubani.
E secondo la testimonianza del giornalista della Bbc — sul cui sito è stato diffuso il video — i giovani hanno protestato per le forti limitazioni nell'uso di Internet, per esempio il divieto ad aprire caselle e-mail con Yahoo e Google. Interrogativi che riguardano la vita quotidiana ma anche il sistema politico: «Perché devo votare per una serie di candidati di cui non sulla? Come faccio a sapere che meritano il mio voto? Chi sono?».
Il rappresentante del regime, Alarcon, come spesso accade ai dittatori in queste circostanze, appare imbarazzato e ad un osservatore esterno persino ridicolo nelle sue patetiche risposte. Solo l'isolamento ideologico in cui quei ragazzi sono costretti a crescere e a vivere gli impedisce, forse, di accorgersi anche loro di quanto ridicoli e fragili siano gli alibi del regime.
Qualche innocente domanda che tocca i nodi cruciali del fallimento del regime cubano, che persino i comunisti nostrani si ostinano a non vedere: la miseria e il sottosviluppo economico; il partito unico; le restrizioni di movimento e i limiti alla libertà d'espressione. Ci auguriamo che questo video non rimanga senza conseguenze.
2 comments:
conseguenze?
Speriamo bene!
Io lo dico sempre, facciamo tornare batista, i narcotrafficanti, l'opus dei e le squadre della morte. Sono dei figli di puttana, sì certo, ma sono i NOSTRI figli di puttana!
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