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Thursday, February 13, 2003

Gli Usa puntano sull'esilio di Saddam per ottenere una seconda risoluzione del Consiglio di Sicurezza Onu

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Colin Powell ha ammesso alla Camera dei rappresentanti che il governo Usa sta studiando ipotesi per convincere Saddam Hussein all'esilio. Gli Stati Uniti potrebbero chiedere all'Onu di far propria, tramite una seconda risoluzione, tale richiesta di esilio, visto anche che il rapporto che tra non molto gli ispettori presenteranno al Consiglio di Sicurezza sarà sostanzialmente simile a quello precedente, negativo per l'Iraq, ma ancora aperto e interlocutorio.

Sembra tuttavia scontato il 'no' di Saddam, ma gli Stati Uniti potrebbero puntare a far chiedere all'Onu l'esilio di Saddam. Chissà se i membri del Consiglio di Sicurezza riluttanti su un attacco sottoscriverebbero in tal caso una risoluzione che prevederebbe l'uso della forza per il disarmo, ma dando a Saddam un'ultima possibilità di risparmiare una nuova guerra al suo popolo. Sarebbe insomma, mi chiedo, un po' più accettabile forse per Francia e Russia?

C'è poi da tenere presente che in questo momento quest'ultima appare molto più legata e affine agli Usa di quanto non lo siano Francia e Germania. Putin, che sembrerebbe essersi fatto convincere, potrebbe alla fine convincere Chirac.

Nonostante sia quasi del tutto assente nel dibattito politico e mediatico italiano, impegnato piuttosto a decidere se è legittimo o meno esporre le multicolore bandiere della pace sugli uffici pubblici, sembra essere fondata la proposta di Pannella-Bonino «Iraq libero», basata proprio sull'esilio di Saddam e su un'amministrazione Onu in Iraq. La proposta dei Radicali è sì innovativa se si considera il gretto pacifismo italiano, dimostra invece una lungimiranza politica nel puntare su un idea che già da tempo si era fatta strada nelle diplomazie di mezzo mondo. Dai primi di Gennaio, ma forse anche da prima, i paesi arabi moderati sono a lavoro sull'esilio di Saddam, gli stessi Stati Uniti, sia con Rumsfeld, sia con Powell e lo stesso presidente Bush, avevano ventilato l'ipotesi. Bravi i Radicali a gettarsi su un appello fin troppo ragionevole, anche per i pacifisti più intransigenti che vi hanno aderito, quanto improbabile, giocando sul fatto che proprio la possibilità di accettazione da parte di Saddam è legata alla minaccia dell'uso della forza, rapporto causa-effetto non proprio pacifista.

Tuttavia ripeto, l'amministrazione Usa, potrebbe essere convinta dell'impraticabilità della soluzione e scontata la risposta negativa da Baghdad, ma potrebbe essere, questo si sta valutando, un ottimo strumento per ottenere una seconda risoluzione Onu.

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