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Tuesday, June 10, 2003

Ora si sa. Al museo di Baghdad è tutto a posto, o quasi
La Cnn, confermando voci e mezze notizie che in queste settimane avevano già ridimensionato il saccheggio delle antichità al museo, ha ribadito che il tesoro scomparso è stato ritrovato in buone condizioni. Le notizie sui saccheggi erano esagerate, anzi alcune inventate. Si era parlato di 170 mila pezzi mancanti, ma in realtà sono tremila quelli che mancano e in stragrande maggioranza non sono oggetti di valore. Il vero bottino dei saccheggiatori è, dunque, di soli 47 pezzi, anzi forse di soli 33. "Le notizie dei saccheggi al Museo erano esagerate", ammette il WP. I pezzi, che si era pensato fossero stati rubati con il benestare degli invasori yankee, non erano più in mostra dal 1980, erano stati infrattati dagli uomini del regime, in certi palazzi di Saddam erano stati trovati tesori archeologici straordinari, parte dei pezzi erano stati restituiti, parte messi in salvo altrove, parte non erano davvero lì. Ma ora sono tornati a disposizione degli iracheni e addirittura il museo riapre - con la collezione completa - a fine mese.
Brutta botta per chi aveva strumentalizzato quei saccheggi per farne propaganda antiamericana: i media e i blog di sinistra e contrari alla guerra hanno riferito con malcelato piacere del fatto che gli americani non erano stati in grado - né voluto - di proteggere i tesori archeologici del museo dai saccheggiatori, come se proprio questo dovesse mettere in discussione la scelta della guerra e la fine di una tirannia sanguinaria, comprovare il comportamento da invasori degli Usa e la distruzione, da parte loro, di una civiltà.
Ecco il commento di Camillo: «Erano tutte balle, dunque, come Camillo ha scritto più volte. Non c'è stato alcun saccheggio. Bene. I giornali americani, che sono seri, ieri hanno scritto subito, già nelle prime righe, che i reportage sui saccheggi delle settimane scorse erano esagerati e sballati, e che i pezzi del museo sono stati ritrovati in perfette condizioni. E la nostra Repubblica, invece, che fa? Titolo di prima pagina: "Ritrovato il tesoro degli Assiri". Degli Assiri? Ehi, republicones, quali assiri? Quello è il tesoro che avete detto per un mese essere stato rubato grazie all'ignavia degli americani dopo la liberazione di Baghdad. E' quello. Il medesimo. The same. Niente. In prima pagina Repubblica non ne fa cenno, sembra un altro tesoro. Non quello del museo, ma quello appunto degli Assiri. Vediamo dentro, a pagina 11. Titolo: "Ritrovato il tesoro di Nimrud era nella banca di Saddam". Niente, non ce la fanno. Non riescono a correggersi nemmeno quando non è soltanto colpa loro. Gli altri lo fanno, loro no. Avevano scritto una stronzata, guai ad ammetterlo. Non riescono a titolare: "Non c'è stato nessun saccheggio". Guai. Avrebbero messo in buona luce il cowboy texano. Meglio: "Ritrovato il tesoro degli Assiri". Neutro e sembra un'altra notizia. Così non si cancella l'onta del saccheggio fatto con il beneplacito degli yankee. E ora occhio, americani invasori, a non farvi rubare sotto il naso anche quest'altro tesoro. Vedete? Non è Lupis il problema. Il problema è Rep».

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