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Monday, June 16, 2003

Effetti ritardati: L'Europa dice sì alla guerra preventiva
«When these measures (including political dialogue and diplomatic pressure) have failed, coercive measures under Chapter VII of the U.N. Charter and international law (sanctions, selective or global, interceptions of shipments and, as appropriate, the use of force) could be envisioned.» Questa la parte di un documento approvato oggi dai ministri degli Esteri dell'Unione europea contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa.
Dunque, osserva 1972, "dopo mesi di retorica anti-Usa sembra ci siano arrivati anche i buoni e giusti (per chi non lo sapesse sono gli europei - usiamo sembra perchè magari domani smentiscono tutto -). Cosa è successo? Nulla. In Europa si sono solo letti il combinato disposto degli articoli del Capitolo VII Carta Onu nel quale si prevede appunto la possibilità dell'intervento militare per far fronte alle minacce alla pace e alla sicurezza internazionale. Vale a dire la difesa preventiva nell'epoca delle armi di distruzione di massa in mano a stati-canaglia o a gruppi terroristi".
1972

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