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Monday, April 28, 2003

Giorgiana Masi: I «dubbi» di Cossiga, ancora una volta
"Un dubbio" che nasce da confidenze di un magistrato e di alcuni funzionari di polizia. Nel corso della registrazione di un'intervista per il programma televisivo 'Report' su Raitre Francesco Cossiga, ministro dell'Interno all'epoca dell'uccisione di Giorgiana Masi, colpita a morte durante una manifestazione a Ponte Garibaldi a Roma il 12 maggio 1977, è tornato sulle circostanze di quell'uccisione: "Non l'ho mai detto all'autorità giudiziaria e non lo dirò mai, è un dubbio che un magistrato e funzionari di polizia mi insinuarono. Se avessi preso per buono ciò che mi avevano detto sarebbe stata una cosa tragica. Ecco, io credo che questo non lo dirò mai se mi dovessero chiamare davanti all'autorità giudiziaria perché sarebbe una cosa molto dolorosa" (Vai alla notizia).
La trasmissione (Vai all'audiovideo) è stata, come spesso accade su quella rete, pessima dal punto di vista giornalistico: con toni pseudo-documentaristici si fornisce una versione forzata e, più che 'dietrologica', direi 'complottarda', di alcuni misteri d'Italia rimasti irrisolti. Nessun reale interesse per l'approfondimento, per la ricostruzione, bensì spunti per tesi politiche.
Anche Cossiga oggi se la prende con 'Report': "Sono indignato per il fazioso montaggio dell'intervista da me resa, in cui avevo risposto con chiarezza e bona fide alle domande, peraltro correttamente postemi da un giovane giornalista la cui onestà professionale è stata chiaramente carpita e strumentalizzata dai responsabili del programma e del montaggio". Poi però aggiunge qualcosa alle dichiarazioni di ieri sulle verità nascoste dietro l'uccisione della Masi: "Per quanto riguarda i commenti che sono stati fatti a margine alla mia intervista, è vero che ciò che polizia, carabinieri e magistrati mi sussurrarono, ma che non fu provato, è che ci fu il tentativo che il governo ed io, allora ministro dell'Interno, che ne attuai le direttive collegiali, riuscimmo ad evitare di innescare una strage, ma 'au contraire' di quanto è stato affermato, non da parte, ma contro le forze dell'ordine e contro lo Stato, profittando dell'onestà e dell'ingenuità degli amici radicali".
Dall'archivio di Radio Radicale, i fatti del 12 maggio 1977
RadioRadicale.it

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