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Friday, August 13, 2010

Confusi oltre che divisi

A dare l'idea di quanto la confusione regni sovrana tra i finiani - un'accozzaglia informe in cui si annidano personaggi dalle culture politiche persino opposte tra di loro, ognuno pensando di perseguire il proprio progetto politico - è l'intervista a Fabio Granata oggi su La Stampa. Non bastavano gli sbandamenti giustizialisti di questo deputato che però occupava serenamente il posto di assessore nella giunta dell'inquisito per concorso esterno in associazione mafiosa Cuffaro. Ora propone come ticket vincente Fini-Vendola. Certo, come «extrema ratio», ma non indesiderabile.

Come prima ipotesi vede la ricomposizione, ma è «difficile da realizzare». Quindi, auspica di fatto il ribaltone: «Meglio giocare in campo aperto, tentando la strada del governo tecnico con la garanzia di Napolitano di poter fare la riforma elettorale». In caso di elezioni, Granata ipotizza «una lista Fini alleata con l'Udc, l'Api e l'Mpa di Lombardo. Ma io non voglio stare 5 anni all'opposizione». Quindi l'ideona: «Un'intesa anche con la sinistra e con Vendola». Ed ecco come Granata risponde alle perplessità del giornalista: «Guardi che Fini è molto gradito a sinistra. E' un politico trasversale, capace fuori dal Palazzo, di mettersi alla testa di una rinascita nazionale. Fini-Vendola secondo me vincono perché la gente è molto più avanti di quello che si pensa. Non ci sono altre attrattive serie. C'è una vasta area di opinione che ha votato a destra e che non vuole che Berlusconi ritorni a Palazzo Chigi o magari vada al Quirinale. Sono saltati gli schemi destra-sinistra. E poi cosa ci divide dalla sinistra e da Vendola sulla legalità, il contrasto alle mafie, la cittadinanza, l'immigrazione, la coesione sociale, i problemi del Mezzogiorno, l'evasione fiscale, il federalismo solidale?». Fini non dovrebbe necessariamente essere il candidato premier, per lui Granata vede addirittura il Quirinale.

Che sia Granata il teorico di tutto questo ci può stare, ma tremiamo al pensiero che a ispirare simili fantasie possa essere stato lo stesso Fini, il che non è del tutto da escludere visti i precedenti. Troppe immersioni...

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