Pagine

Tuesday, January 18, 2011

Guardando oltre Berlusconi

Berlusconi questa volta è davvero al «capolinea», come scrive Mauro su la Repubblica? O ad un «vicolo cieco», come scrive il Corriere? Non saprei, ma quel che si può dire è che non tanto la gravità delle accuse, non l'inconfutabilità delle prove - da estrarre a fatica da conversazioni telefoniche senza riscontri e tal volta contraddittorie (ancora manca il "preservativo fumante") - non quindi la sua posizione legale. Ma come si proponeva la Procura di Milano, a farlo vacillare non è la rilevanza penale, piuttosto l'immaginario mobilitato dai particolari che emergono o si possono desumere dalle intercettazioni. Niente di così trasgressivo, qualche palpeggiamento, ma per un politico il senso del ridicolo, del patetico di certe situazioni, è ancor più letale di accuse infamanti, dalle quali ti puoi almeno difendere.

Serviva un'inchiesta per dare in pasto all'opinione pubblica tutte queste intercettazioni. Tra qualche mese e anno nessuno ricorderà i reati ipotizzati, indimostrabili in un'aula di tribunale, l'eventuale processo o la sentenza, ma negli occhi conserveremo quell'immaginario desolante evocato dalle poche frasi pruriginose intercettate. Anzi, considerando il numero di persone coinvolte e l'enorme mole di intercettazioni, nonché il tenore delle conversazioni telefoniche di tutti noi, ci si sarebbe potuti aspettare di peggio. La più tipica character assassination, insomma.

In ogni caso, ciò che mi preme qui notare è che la metà di tutto questo basterebbe a costringere alle dimissioni chiunque, in qualunque Paese occidentale, e le opposizioni non fanno che ricordarcelo. Ma allora perché Berlusconi non si dimette? Non so se stavolta ce la farà, ma a questo punto c'è da chiedersi da dove derivi quella forza politica che gli permette, per ora, di resistere. Nonostante tutto, sembra avere ancora il sostegno di compagni e alleati, mentre è ancora presto per avere il polso degli elettori di centrodestra. Ebbene, se Berlusconi ha potuto resistere fino ad oggi, e forse anche domani, è perché è evidente sia ai partiti di maggioranza sia ai suoi elettori la palese malafede dei magistrati e dei giornali che lo accusano. Al di là del penalmente rilevante, a Berlusconi sembrano essere perdonati vizi e leggerezze che un decimo basterebbero a disarcionare un presidente Usa. Come è possibile?

Non è un fenomeno spiegabile con la sua faccia tosta o l'impazzimento della metà circa degli italiani. La spiegazione non può che essere politica. Certamente l'assenza di alternative di governo credibili, ma a prescindere dall'idea che si abbia del Cav. è innegabile come a tenerlo in piedi nel mezzo di questi scandali sia soprattutto la convinzione diffusa che nei suoi confronti sia in corso da 17 anni (solo da quando si è impegnato in politica) una persecuzione giudiziaria. L'uso politico della giustizia. E' questa la vera anomalia italiana, che permette a Berlusconi di resistere, perché per molti è percepita istintivamente come più pericolosa dei suoi vizi e delle sue inadeguatezze.

Da cittadini la nostra preoccupazione dovrebbe andare oltre Berlusconi. Tollerare che la magistratura possa adottare simili metodi (lo spionaggio e la schedatura a strascico) nei confronti di chicchessia, che possa esercitare il proprio ruolo con tale accanimento e invasività, significa accettare una democrazia sotto tutela. Chi può ritenersi non dico così onesto, ma così virtuoso, lontano da ogni vizio e debolezza privata, da poter resistere ad una tale potenza di fuoco senza che emerga la minima sbavatura? Se non ce la fa Berlusconi, con il suo carisma, la sua ricchezza e i suoi consensi, molto meno basterebbe a distruggere chiunque, sia un Fini o un Tremonti. L'impressione è che se possono far fuori Berlusconi in questo modo, certi magistrati in futuro possano far fuori chiunque avvertano come loro nemico politico. E scusate, ma questo è un problema di libertà e democrazia che va ben oltre Berlusconi, per quanto desolante possa apparire l'immagine del nostro Paese.

10 comments:

Lumar76 said...

In tutto questo resta desolante anche il quadro del giornalismo italiano, che per ignoranza o faziosità mostra di non afferrare i principi di base di uno Stato di diritto.
Sui giornali e sui siti online oggi è tutto uno spacciare per "prove" delle chiacchiere telefoniche che non provano nemmeno i vizi privati di Berlusconi, figuriamoci un reato come lo sfruttamento della prostituzione (per dimostrare il quale bisogna dimostrare che ci sia stato un accordo denaro in cambio di sesso prima della prestazione)...

@__skunk said...

Da cittadini la nostra preoccupazione dovrebbe andare oltre Berlusconi.
E' da un pezzo che si vorrebbe andare oltre, e la colpa non è soltanto del (politicamente) nanetto, ma di chi non ha nessuna intenzione di rimuovere il tronco che oltre ad impedire il deflusso, rischia di far crollare la diga.
Il segnale sarà la solita, storica e abusata fuga dei topi-dalla-nave. Ci siamo quasi.

Anonymous said...

Temo che neppure questa volta il disgusto e il ridicolo riusciranno a liberarci del vecchio porco.
L'unica cosa che potrebbe liberci sarebbe una condanna, ma anche quella sembra poco probabile.
Perchè Berlusconi resiste tanto? La domanda è oziosa, la risposta evidente: si è comprato mezza Italia: cortigiane, ruffiani, eunuchi, portavoce, portaborse... troppa gente dovrebbe provare disgusto o ridere di se stessa...molto meglio passare alla cassa!
Democrazia? Roba da basso impero, direi! Ci vorrà molto, molto tempo prima di risollevarsi dalla palude in cui è precipitato questo paese...e comunque per ora stiamo ancora sprofondando... Davvero non vi è rimasto un briciolo di dignità per dire finalmente "basta"?!

Anonymous said...

CERTO CHE QUESTI SINISTRI che impestano di commenti il tuo blog sono proprio esilaranti .....
.
l'abuso di potere perpetrato dalla magistratura, porterebbe , in qualunque paese estero AD UNA RETATA che mandi in galera tutti i magistrati milanesi .
.
ma un referendum NON AVEVA SANCITO LA RESPONSABILITA' CIVILE DEI MAGISTRATI ?
.
ma i magistrati ,,,vero cancro del paese....non pagano mai ?

Anonymous said...

Non vedo quali colpe avrebbero i magistrati in una vicenda del genere. I festini sono cosa nota da un pezzo, come erano noti i regali e ora si aggiunge la partecipazione di ragazze minorenni. Senza contare vicende già provate e stranote(vedi registrazioni sul letto di putin)
La questione mubarak è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Più di così poteva giusto mandare una confessione scritta direttamente in procura...

Jean Lafitte said...

"Da cittadini la nostra preoccupazione dovrebbe andare oltre Berlusconi. Tollerare che la magistratura possa adottare simili metodi (lo spionaggio e la schedatura a strascico) nei confronti di chicchessia, che possa esercitare il proprio ruolo con tale accanimento e invasività, significa accettare una democrazia sotto tutela."

se simili metodi vengono usati contro stranieri per reati tipo "terrosismo" o altra fuffa va bene. se si schedano gli studenti che manifestano va bene. se si colpiscono i potenti invece va male. liberali a tasche alterne.

i magistrati se sbagliano devono pagare . se c'è la prova che abbiano commesso reati. peccato che non ce ne siano di queste prove.
garantisti a tasche alterne, garantisti con i mafiosi e i potenti, giustizialisti con i magistrati (pure quelli come Falcone e Borsellino che hanno fatto saltare in aria).

peccato che i pm non hanno mai sbagliato nei confronti del nano, un criminale incallito. semmai l'errore è stato non assicurarlo alle patrie galere 30 anni fa, quando già si poteva. ma si comprava se le sentenze...

Luca said...

Sono d'accordo con il post, purtroppo come vedi dai commenti certa gente non riesce a capire e invece di fare riflessioni in pacatezza porta sempre allo scontro. Chiaro che se mi attaccano io difendo anche B.

Il problema essenziale di questo paese è la magistraatura. Basti pensare a vicende come quelle di Tortora, Sabani e di tanti innocenti messi al pubblico ludibrio senza prove, ai tanti mafiosi liberati per errori procedurali e soprattutto mancanze (o voglia di lavorare?) dei magistrati, ai milioni spesi in inchieste aperte solo per finire in prima pagina (e non mi riferisco a quelle politiche).

Il magistrato oggi non persegue i reati ma segui i propri interessi: per un normale cittadino la giustizia non esiste perché al magistrato non interessa il suo caso.

Chiudo su Berlusconi. premesso che per ora non l'ho mai votato, sono d'accordo sul fatto che non sia un santo. Però è anche vero che viene accusato di tutto di più.
Ebbene io non seguo tanto la politica ma conosco molto bene la finanza di quesot paese.
Se chiedete a qualsiasi investitore di lunga data vi saprà indicare le persone che gli hanno spillato soldi: De Benedetti, i Moratti, Soru, Profumo, Collaninno-Pelliccioli e gli altri dell'affare Telecom.
Tutte persone che però guarda caso si difendono (anche finanziando) una certa parte politica.

Ora posso ammettere che Berlusconi abbia rubato ma sicuramente ha anche prodotto ricchezza, quegli altri signori citati hanno solo preso i soldi degli italiani con imprese fallimentari che hanno portato soldi solo nelle loro tasche.

Pippo said...

E quanti sono i mafiosi, boss e non, pluriassassini condannati all'ergastolo o a pene detentive pluridecennali scarcerati perchè dalle istanze penali responasbili non sono state depositate a tempo debito (90 giorni) le motivazione delle sentenze?
Ed è appunto in questo tipo di magistratura che dobbiamo riporre obbligatoriamente la nostra fiducia ?

@__skunk said...

Ecco un altro dei successi del berlusconismo, la conoscenza.
Un esempio? In passato il cittadino italiano medio, computava a fatica il termine costituzione. Oggi, conosce più profondamente la carta, la sua struttura, i pricipi fondamentali, nelle discussioni spesso cita articoli quasi a memoria.
Poi la magistratura, competenze, regole, ambiti, poteri, termini di scadenza. Cita spesso casi di giurisprudenza, legge le edizioni Simone, maneggia con sapienza una trentina di articoli a mente, tra penale, civile e amministrativo.
Mi pare un successo, se lo chevalier terrible resiste per un altra decade le istituzioni dello stato probabilmente non esisteranno più, ma tutti i cittadini le conosceranno a memoria, un po' come le tabelline e le vecchie favole dei fratelli Grimm.

Jean Lafitte said...

"Ora posso ammettere che Berlusconi abbia rubato ma sicuramente ha anche prodotto ricchezza"

ma di che stai parlando? del re merda? il re mida al contrario che ha fatto fallire (quasi) tutto quello che ha toccato, Italia compresa.

"E quanti sono i mafiosi, boss e non, pluriassassini condannati all'ergastolo o a pene detentive pluridecennali scarcerati perchè dalle istanze penali responasbili non sono state depositate a tempo debito (90 giorni) le motivazione delle sentenze?"

pochissimi, praticamente nessuno.