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Tuesday, October 18, 2011

Impuniti fino a prova contraria

Per rispondere alle accuse e all'indignazione dell'opinione pubblica, ecco che si avviano perquisizioni in tutta Italia, i cui esiti non sono ancora chiari, e si parla di «nuove misure legislative». Una cosa è certa: se vi aspettate che i responsabili dei disordini di sabato vengano identificati, catturati e puniti esemplarmente dalla giustizia italiana, be' allora rimarrete delusi. Nonostante le innumerevoli foto e i video, l'identificazione postuma resta difficile da provare oltre ogni ragionevole dubbio. I responsabili delle violenze rischiano al massimo accuse per «danneggiamento» (art. 635), lesioni o resistenza a pubblico ufficiale. Pene lievi, ulteriormente affievolite per gli incensurati, la maggior parte. Ma sarà difficile anche collegare il singolo atto violento ad un danno effettivo provocato a cose o a persone, in un modo che abbia valore in un processo. Tutti gravi problemi che derivano dalla strategia adottata ieri dai responsabili della sicurezza: nessuno si è fatto male, ma pochissimi arresti in flagranza e quindi scarso effetto repressivo.

La sorpresa è che nel nostro codice penale ce ne sarebbe già abbastanza per far marcire in galera i violenti di sabato scorso per decine d'anni. A patto di voler applicare la legge. E questo spetta ai magistrati, i quali purtroppo in passato hanno dato dimostrazione di ampia indulgenza nei confronti della violenza di matrice politica, evidentemente per simpatia con le «ragioni» sociali della protesta, che va di moda anche in queste ore salvaguardare. Come si fa, per esempio, a non scorgere nelle intenzioni dei violenti di sabato «finalità terroristiche o di eversione»? Come si fa a non considerare bombe carta e incendiarie, sanpietrini, spranghe di ferro, delle vere e proprie armi dal punto di vista penale? Com'è possibile che non vengano contestati anche sulla base delle sole immagini video reati associativi anche gravi, che già sono previsti?

Il nostro codice è già ricco di fattispecie che sembrano calzare a pennello. A partire dalle «offese a una confessione religiosa mediante vilipendio o danneggiamento di cose» (art. 404), reclusione fino a due anni. Naturalmente «associazione per delinquere» (art. 416), reclusione da tre a sette anni; «devastazione e saccheggio» (art. 419), da otto a quindici anni; «attentato a impianti di pubblica utilità» (art. 420), da uno a quattro anni; «pubblica intimidazione» (art. 421), fino ad un anno di reclusione; «incendio» (art. 423), da tre a sette anni, e «danneggiamento seguito da incendio» (art. 424), da sei mesi a due anni, con le aggravanti dell'art. 425; «fabbricazione o detenzione di materie esplodenti» (art. 435), reclusione da uno a cinque anni. Ma sono ipotizzabili reati assai più gravi, come associazione «con finalità di terrorismo o di eversione dell'ordine democratico» (art. 270-bis) e «condotte con finalità di terrorismo» (art. 270-sexies), reclusione da sette a quindici anni e per chi partecipa da cinque a dieci; «attentato per finalità terroristiche o di eversione» (art. 280), dai sei ai vent'anni; «atto di terrorismo con ordigni micidiali o esplosivi» (art. 280-bis), reclusione da due a cinque anni; anche la «devastazione e saccheggio» ai sensi dell'art. 285, cioè «allo scopo di attentare alla sicurezza dello Stato» (ergastolo); «attentati contro i diritti politici del cittadino» (art. 294), punito con la reclusione da uno a cinque anni; «cospirazione politica mediante associazione» (art. 305), da cinque a dodici anni e per chi partecipa da due a otto; «banda armata» (art. 306), reclusione da cinque a quindici anni, per chi partecipa da tre a nove.

Se i magistrati non se la sentono di applicare quelle esistenti, allora forse è opportuno intervenire con leggi più esplicite. Un no chiaro e tondo alle leggi "speciali", sarebbe il colmo se si affievolissero le garanzie dei cittadini, ma sì a nuove e più specifiche fattispecie di reato che si concretizzano durante le manifestazioni e sì a nuove norme sull'organizzazione delle manifestazioni. Basterebbe, per esempio, equiparare situazioni come quelle di sabato alla «banda armata», o prevedere che il reato di associazione per delinquere o con finalità sovversive possa determinarsi anche in piazza, quando si partecipa attivamente ad azioni violente, anche se coordinate sul momento. Quanto alle manifestazioni, è ora di esigere dagli organizzatori norme di condotta chiare per i manifestanti: volti scoperti, niente caschi, percorsi rigidi, controlli all'ingresso. C'è un solo modo per isolare i violenti e aiutare le forze dell'ordine: niente cori e risse, ma al primo incidente lasciare la piazza e tornarsene a casa. E poi il versamento di una cauzione, per ripagare gli eventuali danni ma anche per risarcire la cittadinanza della mobilità ridotta in caso di scarsa partecipazione.

12 comments:

Stefano said...

mi sembra un post al limite dell'ingenuo.

terrorismo??? Eversione??? Sì, devi provarlo. Perchè non puoi prendere un tizio che prende a sprangate una vetrina, pure le lo cogli in flagranza, e dargli del 'terrorista'.

puoi se dimostri l'associazione a delinquere, le finalità, e tutta una serie di cose che sono molto, molto difficili in un contesto di 'riots'. I terroristi negli anni di piombo li prendevano e li processavano (gli stessi magistrati di Milano che ora nell'immaginario popolare del cdx stanno con le BR), ma i ragazzi con l'eskimo e la spranga non venivano messi dentro con le stesse accuse.

e poi per favore, quando hai citato quelle pene, ti sei dimenticato del premiato scontificio italiano: 1/3 se scegli il rito abbreviato, 1/3 in caso di attenuanti generiche (che sono concesse a tutti gli incensurati, tranne agli immigrati irregolari), e via via finisci sotto i 3 anni e manco c'è la galera.

per carità, a me va benissimo, contando i protagonisti delle ultime ruberie se la caverebbero con molto meno (5 milioni di danni. 1/30 degli appalti alla Maddalena, se non ricordo male). Però non fare il garantista a corrente alternata.

JimMomo said...

Ingenuo lo accetto. Sì, riconosco che forse è ingenuo pensare a delle pene esemplari. Però per favore separiamo le fattispecie di reato dalla difficoltà di provarle. E' ovvio che le accuse debbano essere provate. Nei confronti di chiunque. Ma non è che se l'imputazione è più leggera è più facile provarla. Il problema - e l'ho scritto subito - che la strategia stessa delle forze dell'ordine, difensiva e di contenimento, porta pochissimi arresti. E poi diventa difficile provare tutto. La piazza si poteva circondare e si potevano arrestare tutti quelli all'interno, se solo non si fosse temuto di usare la forza. Dico solo che bisogna avere il coraggio di imputazioni più pesanti, se necessario intervenendo con nuove leggi, ma "er pelliccia" non può cavarsela con "resistenza pluriaggravata". Perché oggettivamente non era quello che stava facendo in quella piazza.

Stefano said...

beh, ma non è la flagranza che permette di imputare qualcuno per terrorismo. Se ora scendo qui sotto, prendo una spranga e mi metto a pestare passanti a caso, mi arresteranno per lesioni aggravate.

se invece risultasse che ho organizzato un gruppo con finalità di sprangare gente a caso per abbassare la fiducia nelle istituzioni e portare il paese alla guerra civile, allora il reato di terrorismo si configurerebbe.

ma il fatto che mi piglino con la spranga in mano mentre picchio è rilevante solo per il primo reato, per il secondo ci sono altre indagini. Anzi, per il secondo sarebbe bene che, qualora prendessi la spranga, ci fossero due agenti in borghese sul posto che mi bloccassero all'istante, perchè a conoscenza dei miei piani.

Anonymous said...

Io credo che Er Pelliccia sia una persona molto, molto migliore dei suoi professori d'università, dei corsivisti dei giornali che legge, e dei tribuni delle trasmissioni che vede e che ascolta. Molto, molto migliore. Anche se ha lanciato un estintore. Se capitasse di incontrarlo, tanto sarà presto libero, potrei anche farci due chiacchiere e bere una birra insieme, ma MAI con nessuno dei torbidi maestri di cui sopra. Er Pelliccia è solo un fantoccio, i veri serpenti sono altri. E mentre il primo tra cinque anni avrà dimenticato quello che è successo in questi giorni, e farà una vita normale come tutti, gli altri saranno ancora là, a fare il loro lercio mestiere e a formare una nuova generazione di antagonisti che porti i loro fantasmi nelle strade.
woody

JimMomo said...

A parte che qui si parla di "resistenza", che anche per la lingua italiana è una posizione passiva, e non di aggressione, già sarebbe qualcosa. Ma quello che cerco di spiegare nel post è che il reato associativo si concretizza anche in piazza, presumendo che le azioni vengono coordinate sul momento. Per me regge anche a legislazione vigente, ma si potrebbe sempre renderlo esplicito. Se partecipi a disordini di piazza o di manifestazione sportiva con due o più persone scatta associazione per delinquere. Punto. Siamo il Paese in cui esiste il reato di "associazione esterna" e ci facciamo problemi per quella roba di sabato????

Stefano said...

mmhhh non la vedo così facile. Se si configurasse il reato di 'associazione' quando due persone semplicemente prendessero accordi, anche parlandosi per 5 minuti in una piazza, non si rischierebbe di far diventare tale, ad esempio, due tangentisti che si spartiscono una torta 'una tantum'?

per carità, io sono per pene severe contro i reati contro la pubblica amministrazione, ma mi rendo conto che c'è differenza tra due che si accordano per un singolo appalto e un tizio che mette in piedi con altri un 'sistema' per cui ci sono dei passaggi fissi da seguire per acquisire una commessa pubblica.

appunto la differenza tra Mario e Gino, due ladri che si accordano per fare un colpo insieme stanotte, e un Pino e Giuseppe, che hanno messo in piedi una banda di topi d'appartamento.

credo che sia il caso di non creare 'zone grigie' tra la semplice associazione spontanea nel commettere un delitto e formare una banda di delinquenti.

anche perchè le 'zone grigie' sono per definizione interpretabili, e anche io ho fiducia nei magistrati come ce l'ho nei banchieri, nei politici, nei panificatori e nei giardinieri. Ovvero nessuna a prescindere, preferisco valutare caso per caso.

JimMomo said...

NO. L'associazione "spontanea" si configurerebbe SOLO durante manifestazioni politiche o sportive.
Non trovo giusto che commettere violenze in gruppo, agevolati dal fatto di agire in gruppo, perché più forti e meglio nascosti, spesso facendosi scudo di una folla di innocenti, sia punito come chi agisce in solitudine e quindi può essere fermato e individuato più facilmente.

JimMomo said...

In quei casi l'associazione c'è di fatto e ne sono pienamente consapevoli.

Anonymous said...

E' triste pensare che se questi vandali fossero stati di destra la legge si sarebbe applicata in tutti i modi possibili e immaginabili,ma essendo di sinistra se la caveranno con poco.
Toni

Anonymous said...

toni ho abitato per anni vicino all'olimpico di roma e ho visto spesso scene del tutto simili a quelle di ieri (come tipologia, per fortuna non come dimensione) di pseudotifosi che han devastato impunemente (la mia vecchia punto ne sa qualcosa) e ti assicuro che di certo non eran di sinistra.
purtroppo è un discorso generale in cui si preferisce limitare i danni al costo di lasciare impuniti dei delinquenti

Anonymous said...

toni, er pelliccia sul suo profilo fb ammira hitler, pacciani e jack lo squartatore.
smettila di fare dietrologia per favore.

per l'anonimo sopra, er pelliccia frequenta un'università privata.

valerio

Stefano said...

più che altro, dare un colore ai coglioni è utile quanto dibattere sul sesso degli angeli.

cmq 'stavo cercando di spegnere l'incendio' è fantastica. Fa a pari con la nipote di Mubarak e l'operaio polacco sorpreso in UK a fare sesso con un aspirapolvere che si giustificò dicendo che era un'usanza del suo paese.