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Tuesday, June 12, 2012

La giornata: ordinaria paura sui mercati, ordinario scaricabarile in Italia

Giorno di ordinaria paura sui mercati. Alla fine perdite in Borsa contenute, ma declassamenti per 18 banche iberiche, minacciate le triple-A d'Europa e spread ai massimi (quello italiano che torna in prossimità dei 500 punti). Con la Bce che rileva il rischio dell'aggravarsi della crisi dei debiti sovrani dell'Eurozona.

Monti risponde per le rime al ministro delle Finanze austriaco che aveva accennato all'eventualità di aiuti anche all'Italia (smentita arrivata dall'Eurogruppo). Per il momento il direttore di Fitch rassicura: «Improbabile», l'Italia non ha gli stessi problemi della Spagna. Però un problema ce l'ha: l'eccessivo debito pubblico, che senza crescita non si ripaga, ed è quindi complicato rifinanziare a questi tassi. In serata il premier ha convocato Alfano, Bersani e Casini per un vertice sulla crisi. Ma non sembrano i partiti il problema, non in questa fase, quanto il governo stesso, incapace di produrre alcun rilevante cambiamento di politica fiscale.

E intanto riparte lo sport nazionale preferito, scaricare sugli altri le colpe della situazione: sugli avidi speculatori (c'è addirittura qualcuno che vede negli articoli di Wall Street Journal e New York Times «le impronte digitali di un delitto in pieno svolgimento»: complotto!); e ovviamente sui tedeschi, colpevoli di non voler accollarsi i debiti contratti per varie ragioni da altri Paesi. Ma non ci hanno ordinato loro di avere spesa pubblica record, pressione fiscale record e record di intrusione normativa nell'attività economica.

Scade nello scaricabarile nazionale e, senza accorgersene, nell'autoparodia persino il Sole24Ore, che titola "Schnell Frau Merkel" (versione tedesca del "Fate presto", tra l'altro non più reiterato nei confronti del governo tecnico). Una sorta di "piove, governo ladro". Insomma, roba che può scalare la classifica degli argomenti "trendy" di twitter, ma non esattamente una fine analisi, non degna del Sole24Ore. Niente, invece, per "Monsieur Hollande", che vuole abbassare l'età di pensionamento.

La cancelliera Merkel però non cede e continua a rilanciare sia sull'unione fiscale (la discussione sugli Eurobond «ci porta assolutamente fuori strada»), sia sull'unione bancaria, e a ritenere «sbagliato rispondere alla crisi con il semplice indebitamento». Magari sull'unione fiscale i tedeschi bluffano, ma chi è in buona fede dovrebbe andare a vedere le carte, mentre chi chiede di condividere il debito senza prima una vera unione fiscale è palesemente in malafede. Certo che abbassare l'età di pensionamento a 60 anni, come si accinge a fare Hollande, è una politica manifestamente incompatibile, opposta all'unione fiscale. Come si fa a pretendere di condividere il debito se poi si procede autonomamente a concedere ai propri cittadini privilegi di spesa sociale che altri nell'Eurozona non hanno mai avuto o hanno di recente abbandonato?

1 comment:

Anonymous said...

Monti date le sue "capacità" non può permettersi di rispondere per le rime a nessuno,il bocconiano sembra Schettino al comando del Titanic.
Toni