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Saturday, November 19, 2005

Una rosa nel pugno, non un pugno di vespe

Oggi su il Riformista:
Caro direttore, una coppia di zanzaroni alla ricerca di sangue fresco già ronzano attorno alla Rosa nel pugno. Uno è Bobo Craxi, che tenta di ricucire («Manderò a breve una lettera ai compagni radicali affinché si possa insieme a loro e ai compagni dello Sdi sedersi intorno ad un tavolo per chiudere questa parentesi in modo positivo»), e poi si allea con Mastella. Ma non è solo, viene accompagnato dal fido compare, Saverio Zavettieri, un po' duro di comprendonio. Non si è accorto che è stato presentato un simbolo, vuole pure il garofano per tenerci legati «alla storia socialista del nostro paese». E di nuovo ciò che sembrava superato, riemerge: l'unità socialista come priorità, a questo punto solo logica visto che non può più essere cronologica: «Noi continueremo a lavorare e ad insistere, soprattutto con Boselli e con i socialisti dello Sdi, sull'obiettivo dell'unità socialista». Soprattutto? Soprattutto a me pare che gli scissionisti del Nuovo Psi portino in dote una pesante contraddizione, direi l'embrione di una futura scissione, un tumore capace di far appassire la rosa.

Penso si sia capito che il problema sollevato anzitempo (del come liberarsi eccetera) l'ho personalmente superato.
Attenzione a non rimanere con un pugno di vespe.

P.S. E non ero ancora venuto a conoscenza di questa scempiaggine. Ma cos'ha quel Bobo nellla testa?

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