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Monday, November 07, 2005

E adesso come vi liberate del Bobo?

Bobo CraxiSe l'obiettivo è la novità della "Rosa nel pugno" e non la sommatoria dei partiti

L'ultima conversazione settimanale è stata tutta un Saverio di quà... Saverio di là... Saverio di sù... Saverio di giù. Suvvia, ma quale Saverio!? Non capiamo cosa induca Pannella a parlare di Saverio Zavettieri in termini così confidenziali. Non l'abbiamo mai capito, e tanto meno lo capiamo dopo le pugnalate alle spalle della "Rosa nel pugno" assestate da Saverio durante il suo intervento, la settimana scorsa, all'assemblea dei "grandi elettori" di Craxi: gli attacchi a Pannella e alla Bonino; i distinguo sulla battaglia laica; una curiosa contrapposizione tra "blairismo e liberalsocialismo" da una parte (incarnati dallo stesso Zavettieri) e "radicalsocialismo" dall'altra; di nuovo l'"unità socialista" come priorità logica e cronologica rispetto al nuovo soggetto con i radicali; il simbolo del garofano alle elezioni amministrative.

Per non parlare delle maldestre ambiguità di Bobo Craxi al Congresso dei Radicali italiani, che da sole meritavano già una rottura immediata. Nel modo di fare politica, e nella concezione stessa della politica, un Pannella e un Zavettieri sono agli antipodi. "Compagno" a chi?

E pensare che tra i radicali c'era chi si entusiasmava per lo "storico" congresso del Nuovo Psi di qualche settimana fa, parlando a sproposito di grandi passioni e svolte politiche. Niente di tutto ciò: bisogna prima intendersi su ciò che vuol dire "politica". Questo modesto blogger vedeva solo «garofani secchi», «limoni spremuti» e un «ignobile spettacolo», sperando che prevalesse la linea De Michelis per un semplice motivo: questi socialisti meglio perderli che acquistarli.

E c.v.d. adesso il problema è come mettere alla porta un Bobo e i suoi compari, come rimediare al grave errore tattico di Pannella. Il leader radicale, per troppa esuberanza, ha aperto anzitempo un vero e proprio vaso di Pandora quando ha spinto Bobo Craxi a terremotare il congresso del Nuovo Psi e a forzare i tempi di quella svolta che doveva portare all'adesione del partito al nuovo soggetto con Radicali e Sdi.

Alla luce delle cose viste con i nostri occhi e origliate da Malvino al Congresso di Riccione, delle parole nette e inequivocabili pronunciate da Bobo e Saverio all'assemblea dei delegati, è lecito temere che l'ingresso degli scissionisti del Nuovo Psi nella "Rosa nel pugno" porti in sé una pesante contraddizione, direi l'embrione di una futura scissione, un tumore capace di uccidere la "cosa".

Per costoro infatti si tratta di una mera operazione di re-styling politico, di ricollocazione elettorale e di sopravvivenza personale. Serve un nuovo contenitore nel quale farsi eleggere e continuare a "maneggiare" politica. Un organismo ospite nel quale incistare tutte le dinamiche che hanno portato i socialisti a scissioni degne dell'atomo. Un serbatoio di amministratori locali terminali di sempre nuove clientele che nulla hanno a che fare con la Nuova Politica cui ambiscono Pannella e Boselli. Non sappiamo se avesse ragione Robilotta a definire Zavettieri 'ndranghetista, ma di certo figure politiche come quelle di Zavettieri spiegano molto del perché certe regioni non riescano a liberarsi della propria mafiosità.

E' con costoro che Pannella intende riportare i radicali in Parlamento? A costoro si accompagneranno nelle piazze e nelle vie, sui marciapiedi, per far conoscere il nuovo soggetto? Il solo accostamento dei radicali con simili avanzi di regime, il solo degnarli di uno sguardo da parte di Marco Pannella, costituisce ogni volta un danno per l'ambizioso progetto della "Rosa nel pugno". Se l'obiettivo è la novità politica e non la sommatoria dei partiti, urge un immediato intervento chirurgico di socialistectomia. Quello della pappa riscaldata dell'«unità socialista» prima (e i radicali, semmai, dopo) è il problema politichese da affrontare e risolvere prima che sia troppo tardi, visto che in Calabria le cose stanno già precipitando:
Il senatore dello Sdi Cesare Marini ha rassicurato Zavettieri circa le sue perplessità: «Non abbiamo inserito a Fiuggi il Nuovo Psi in quanto non c'era stato ancora il vostro congresso. La linea che si terrà non sarà un compromesso tra i vari partiti ma deciderà la maggioranza».

4 comments:

Jinzo said...

Jim l'unità socialista con il bipolarismo è impossibile.

Ognuno sviluppa il suo socialismo personale.
Liberalsocialismo (ma che significa?)
Blairismo
Socialdemocrazia...

Pensa che anche Tremonti era socialista...

Anonymous said...

Jim, magari il guaio fosse solo con i fuoriusciti del "nuovo" PSI.
Il bello verrà quando alla prova dei fatti verrà messo il compagno Boselli: sai, quello blairiano, quello di "primo-la-pubblica-istruzione secondo-la-pubblica-istruzione terzo-la-pubblica-istruzione".....

:-(

Anonymous said...

E cosa fai, dici "no Bobo, te resti fuori"? Quelo che fanno Pannella e la Bonino mi sembra sia semplicemente tirare avanti col nuovo partito (niente unità, ma nuovo soggetto politico, magari anche per un nuovo elettorato) senza ulteriori pause. Non si tratta insomma di dire Bobo si o Bobo no, si tratta di non rimanere impantanati nei suoi discorsi e soprattutto nei metodi.
Ciao osservatore.
Matteo

salvio said...

Io mi domando ancora cosa è cambiato da quando De Michelis, un anno fa, chiese ai radicali di creare un nuovo soggetto politico, da noi (Capezzone) schifato ampiamente. E ora gli facciamo la corte. Della Vedova nell'intervista al Giornale con Perna, afferma che Capezzone "era il più contrario al centrosinistra". Io in un vecchio post affermavo che era necessario allearsi per rendere efficace le nostre battaglie - così come diceva anche Della Vedova - e non ho cambiato idea. Ma chi ha cambiato idea, invece, dovrebbe anche spiegare il perché. Soprattutto se è il segretario.

Marco cita spesso "la presidenza" in luogo del "presidente". Dobbiamo cominciare a parlare di segreteria invece di segretario?