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Thursday, January 26, 2006

"Danni all'Unione"? "Regresso"? E' un po' troppo. Il viziaccio brutto della sinistra

Credo necessario interrompere questo che rischia di diventare un gioco delle tre carte. Mi spiego: qualsiasi delle carte che i radicali alzano è quella sbagliata. Per dieci anni hanno proposto decine di referendum per la modernizzazione sociale, economica, della giustizia del nostro paese, in senso liberale, tanto che si potrebbe dire oggi che è il professor Giavazzi ad adottare l'"agenda radicale", e non andava bene, erano i "liberisti selvaggi", i "massacratori sociali" e ne pagarono i costi. Da sempre quella radicale è una politica estera di ingerenza democratica, che quasi tutti oggi ritengono necessaria – senza però vedere Emma Bonino, l'unica a esercitarla continuando a "esportare" democrazia senza armi – eppure da sempre sono i "servi degli amerikani". Sulla giustizia, meno di un mese fa, Ds e Margherita hanno affossato l'ipotesi di amnistia. Rimane, nella Rosa nel Pugno, ben poco di tutto questo? Solo agli occhi di chi non vuole vedere che non solo non si è dismesso niente, ma che sono tutti vivi e pieni di frutti maturi i rami dell'albero radicale per la riforma del paese.

Oggi nominano Pacs e Concordato? "Mangiapreti" e laicisti regressivi, tutto pugni e niente rose. E', mi pare, l'atteggiamento di Umberto Minopoli su il Riformista, che insegue quello di Panebianco domenica, emblematico di una sinistra che non trova mai il modo di fare i conti con tutte, nessuna esclusa, le sue tre carenze culturali: libertà di mercato, atlantismo, laicità. Legalità e diritti civili, senza le virgolette, non sono single issue, ma questioni sociali meritevoli di risposte di governo. Non si «antagonizzano» i cattolici, se intendiamo i credenti e non i clericali. Si difendono dignità, coscienza e vissuto dei credenti. Parlano i referendum su divorzio e aborto, la recente indagine dell'Eurispes, la realtà storica del nostro paese: laico e credente connotati dello stesso tipo antropologico. Le proposte "zapateriste", in realtà anche blairiane e fortuniane, non sono percepite come eccessive da gran parte dell'opinione pubblica. Nulla di «intransigente», solo il modello americano: massima libertà d'espressione delle chiese, d'"ingerenza politica", ma senza privilegi concordatari e 8 per mille. Tutto su Notizie Radicali

1 comment:

salvio said...

Siamo troppo avanti, e in senso letterale. Ciò che proponiamo oggi è ciò che proporranno gli altri dopo domani. Siamo forse delle Cassandre?