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Thursday, January 12, 2006

Il gretto materialismo del Papa

«Evitare di introdurre farmaci che nascondano in qualche modo la gravità dell'aborto, come scelta contro la vita». Il riferimento di Papa Ratzinger - all'udienza concessa al Comune (Veltroni) e alla Provincia di Roma (Gasbarra) e alla Regione Lazio (Marrazzo) - è alla pillola abortiva RU486.

Se proprio dovete abortire, che soffriate nel fisico, solo così le vostre povere, misere e superficiali coscienze possono comprendere la gravità del gesto. Affermazioni come queste invece danno il senso del gretto materialismo che questo Papa e la sua erudizione esprimono. Come se la sofferenza di una scelta fosse vissuta appieno solo se inferta sul corpo. Non si presume neppure che il peso di una scelta gravi già e più sulla coscienza, perché ad essa il Papa dimostra di dare scarsissima rilevanza e di non riporre alcuna fiducia nelle capacità di discernimento di uomini e donne, fedeli e non.

Atto II, i Pacs. «E' un grave errore oscurare il valore e le funzioni della famiglia legittima fondata sul matrimonio, attribuendo ad altre forme di unione impropri riconoscimenti giuridici, dei quali non vi è, in realtà, alcuna effettiva esigenza sociale». Prontamente è giunta la rassicurazione di Marrazzo (Ds): «Il sostegno della Regione Lazio alla famiglia, come istituzione e sede di valori non è, e non può essere, in discussione».

4 comments:

Anonymous said...

L'unica grettezza materialistica (e utilitaristica) è quella di coloro che, contro la storia, il diritto, la biologia, sostengono ancora che l'aborto non sia un omicidio. Andiamo al sodo invece di menare il can per l'aia.
Quanto ai pacs sono solo uno strumento propagandistico: lo stato non è un dispensatore di diritti (e ci fate pure i liberali!), bastano delle lievi modifiche al C.C. che consentano di stipulare atti privati a tutela del convivente su determinate materie. Tutto il resto non è che prosopopea radicale e tentativi "zapateriani" di normalizzazione culturale. Di furbetti del quartierino ne abbiamo fin troppi.

Bernardo

Anonymous said...

se proprio volete soffrire e rischiare la pelle, usate la Ru-486.

"Otto donne morte in 4 anni, emorragie e infezioni che in molti casi mettono a rischio la vita, con terapie che vanno dalla trasfusione all’intervento chirurgico. E soprattutto, una gravissima sottovalutazione di queste patologie da parte dell’Ente federale preposto al controllo. Sono questi i risultati più clamorosi presenti nella ricerca di due dottoresse americane riguardo i 607 casi di effetti collaterali sull’uso della pillola abortiva Ru 486 presentati alla Food and Drug Administration (Fda), l’ente americano che autorizza e controlla la commercializzazione dei prodotti farmaceutici. E in Congresso aumentano le voci di coloro che vogliono riaprire la discussione sulla legalizzazione della Ru486 voluta nel 2000 con procedura d’urgenza dall’amministrazione Clinton.

Lo studio, firmato da Margaret M. Gary e Donna J. Harrison, si intitola Analysis of Severe Adverse Events related to the use of Mifepristone as an abortifacient (Analisi dei gravi effetti collaterali registrati per l’uso del mifepristone come abortifaciente) e sarà pubblicato sul numero di febbraio della rivista The Annals of Pharmacotherapy ma è già consultabile sul sito degli Annali all’indirizzo www.theannals.com/cgi/content/abstract/aph.1G481v1. I risultati si basano sull’esame dei 637 casi di effetti collaterali (riferiti a 607 pazienti) presentati alla Fda tra il settembre 2000 (data della commercializzazione negli Stati Uniti) e il settembre 2004. Si tratta perciò di una casistica tutt’altro che completa, inoltre 592 casi sono stati inoltrati alla Fda dallo stesso distributore del mifepristone e la maggioranza della documentazione allegata sull’evoluzione dei disturbi e sull’efficacia delle terapie, risulta molto lacunosa. [...]"
Riccardo Cascioli

dite la verità alle donne: Di Ru 486 si muore, e non si vuol saperlo.

avete presente il New England Journal of Medicine.

Anonymous said...

ti chiedo preventivamente scusa...ma ti "tocca"....sei stato "scelto"....vieni da me per scoprire di cosa si tratta:-)

Anonymous said...

la moralità nasce dal rapporto con il dolore, ovvero: se torno indietro e uccido mio padre prima di essere concepito scompaio.