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Monday, January 09, 2006

Gli italiani non possono vedere come muore un italiano

Il Tg1 ha mandato in onda, nell'edizione delle 17, una sequenza del video dell'esecuzione di Fabrizio Quattrocchi, rapito a Baghdad il 13 aprile 2004 insieme a Stefio, Cupertino e Agliana, finalmente acquisito domenica dalla procura di Roma. Il filmato sarà al centro della prima puntata di DopoTg, la trasmissione di approfondimento guidata dal direttore del Tg1 Clemente J.Mimun, che intervisterà la sorella di Quattrocchi, Graziella, e Agliana.

Nelle immagini si vede Quattrocchi, inginocchiato, circondato da uomini armati e a volto coperto, pochi secondi prima di essere ucciso. «Posso levare?», dice l'ostaggio riferendosi alla kefiah che gli copre il volto. E i rapitori gli rispondono, a quanto si può capire: «No». E poi la frase: «Vi faccio vedere come muore un italiano».

Peccato che agli italiani non è dato modo di vedere come muore un italiano, poiché la procura non ha autorizzato a mandare in onda la sequenza dell'esecuzione: due colpi e Quattrocchi, che era in ginocchio, cade in avanti, i suoi assassini lo girano sul fianco sinistro, gli scoprono il volto, mostrano il viso insanguinato alla telecamera, sollevano il cadavere e lo buttano in una fossa lì davanti.

Immagini troppo brutali e impressionanti? La procura ritiene di proteggere la nostra sensibilità, di non disturbare il nostro dopo-cena. Ringraziamo, ma siamo adulti e vaccinati, non abbiamo bisogno di tutori.

3 comments:

Anonymous said...

No, non sono d'accordo...La TV la vedono bambini ed adolescenti, e non è giusto trasmettere la morte di un eroe...E' giusto solo far giustizia su quanto è stato detto di cattivo dopo quella morte...Il voyeurismo lasciamolo ai poveri di spirito...

Anonymous said...

ma voi vi sentite toccati per quella frase siml patriottica proferita come il più cane degli attori! almeno avesse scelto un tono degno dei quella cazzo di frase, "vi faccio vedere io come muore un italino!" bello fiero e impettito spavoldo contro la morte, invece di quella di un bambino indispettito che continua a ribadire di aver ragione per non dare ragione ai compagni di gioco

Anonymous said...

Mi spiace joe tempesta ma non sono d'accordo... l'immagine di un omicidio è un'immagine forte...che non credo dia niente di più che quelle dignitose parole (dignitose, anonimo, mi pare che tu non conosca il significato di quella parola...) pronunciate da un uomo che stava per morire..Che poi in TV scorrano ben altre porcherie siamo d'accordo....