Pagine

Thursday, December 20, 2007

Vigilare sulla Corte costituzionale

E' attraverso l'escamotage di un diario personale che Francesco Verderami, oggi sul Corriere, fa tornare l'ex giudice della Consulta Romano Vaccarella su quelle voci «mai smentite» di pressioni esercitate dai politici per bocciare i referendum elettorali e sulle sue conseguenti dimissioni dal supremo organo nell'aprile scorso.

«Oggi come allora si torna a parlare di pressioni, oggi come allora i vertici istituzionali tacciono». Ha scritto l'ex giudice in una pagina di "diario":
«Non sono un marziano né faccio il puritano. Lo so che molti nodi politici vengono scaricati sulla Corte, ma c'è una linea di coerenza e dì dignità che va salvaguardata. Invece niente. E il livello di credibilità è precipitato... Lo sanno tutti quali giochi politici si celino dietro i referendum. Per Veltroni e Berlusconi, se si arriva o meno alla consultazione non cambia nulla. Per Prodi sì, è l'unico che ci rimetterebbe.

È vero che il referendum ha valenza politica, ma la Corte deve decidere in punta di diritto. Il rischio è che accettando le pressioni screditi l'istituzione, che ammetta di rispondere al fischio della politica e che lo ammetta in piazza. Sarebbe dichiarare bancarotta... Su una materia delicata come quella elettorale, una Corte che si rispetti, si attacca ai precedenti e si uniforma, per evitare che nel Paese si accrediti un'idea qualunquista e pericolosa, in base alla quale non esistono più organismi di garanzia».
Dai "diari" di Vaccarella emerge anche un altro particolare a dir poco inquietante: 'Italia stava per diventare una Repubblica sotto la tutela di un "Consiglio di Guardiani". «Purtroppo, quando si affrontano questioni che hanno una valenza politica, anche minima, nella Corte gli schieramenti subito si compattano e rispondono a logiche che non hanno stretta pertinenza giuridica. Se penso che fummo a un passo dall'ammettere che il Csm potesse sollevare il conflitto di attribuzioni contro il Parlamento su questioni riguardanti la magistratura... Incredibile: il Csm voleva porsi sullo stesso piano del Parlamento... Per fortuna abbiamo resistito».

No comments: