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Friday, March 28, 2003

Ilaria Alpi Il più crudele dei giorni

Sono stato ieri all'anteprima del film su 'Ilaria Alpi Il più crudele dei giorni', sulla giornalista Rai uccisa, con il suo cameraman Miran Hrovatin, il 20 marzo 1994 in una agguato a Mogadiscio. Regia di Ferdinando Vicentini Orgnani, protagonista Giovanna Mezzogiorno. Non mi permetto, perché ignoro la vicenda, di esprimere giudizi sulla ricostruzione che il film propone dei motivi e i personaggi che sono dietro questo terribile assassinio. Non mi permetto di esprimermi su come ne esce la personalità di Ilaria, che non conoscevo. Il film è godibile, un po' lento, quasi un documentario, ma si segue, interessa, pur con molti se e ma di natura tecnica, ci sono delle frequenti punte di mediocrità sconcertante. Il montaggio è di quelli odiosi che si sforza di apparire originale ma è solo sconnesso, invadente, confonde. La sceneggiatura troppo spesso cede alla soap. I personaggi alla fine, a prescindere da com'erano nella realtà, sono stereotipati. La ricostruzione dei fatti è per lo più credibile, meno quando accenna, ma solo qualche battuta, a presunti coinvolgimenti politici, dei servizi, degli americani (elementi immancabili ormai). Dato per scontato che lo spettatore conosca già la vicenda, anche quella giudiziaria seguita alla morte della Alpi, se non ne sa niente non potrà, dal film, ricevere delucidazioni. La Mezzogiorno, bravissima in 'La finestra di fronte', qui lo è molto, molto meno, piatta direi. Però ripeto, il film si segue bene, ma non chiedetemi se vale il prezzo d'entrata. Miran Hrovatin è Rade Sherbedgia ("Prima della pioggia", "La tregua", "Eyes wide shut"), davvero bravo, sa dare forma e anima al suo personaggio forse anche meglio della Mezzogiorno.
Non so se Ilaria Alpi fosse proprio così, con quel puro idealismo per la sua professione, o se ne vengono amplificate le doti e le qualità, e non so se fosse così spesso turbata, afflitta, come appare in molte scene fin troppo 'mistiche' della pellicola. Certo è che l'immagine che se ne dà, a mio avviso, è eccessivamente stereotipata. Ne perde la sicura singolarità della sua persona, ma la colpa non è sua.
5-5,5

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