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Friday, February 18, 2011

Berlusconi travolto? Non c'è da scommetterci

Berlusconi «travolto» dalla Dolce vita? «Può essere», scrive Michael Ledeen, uno dei pochi osservatori americani che sa come vanno le cose in Italia, in un suo commento sul Wall Street Journal. Anche se ci crede poco. Ricorda che Berlusconi «mantiene un incredibile record di longevità politica». Ha presieduto negli ultimi 17 anni ben tre vertici G8 in Italia, vedendo passare davanti a sé Clinton, Bush e Obama per gli Stati Uniti; Major, Blair e Brown per la Gran Bretagna; Mitterrand, Chirac e Sarkozy per la Francia; Kohl, Schroeder e Merkel per la Germania. «I suoi oppositori sono pronti - loro stessi si esprimono in questi termini - ad ogni mezzo per farlo cadere, avendo molte poche chance di batterlo in una elezione politica». «Ma può - si chiede Ledeen - un uomo così cadere sul sesso nella patria del "Latin lover?" Può darsi».

Dopo aver riepilogato i fatti, le accuse e la difesa, per i lettori americani, evidenziato come sia le donne scese in piazza che le editorialiste che ne chiedono le dimissioni «appartengono alla sinistra», e ricordato il «generale disgusto» dell'opinione pubblica italiana nei confronti di tutti i leader politici, Ledeen si concentra sul nostro sistema giudiziario. Se non deve destare sospetti il fatto che a giudicare Berlusconi saranno tre donne («con l'eccezione del presidente, la Quarta Sezione Penale di Milano è interamente al femminile»), «più preoccupante è la composizione politica del sistema giudiziario nazionale - spiega Ledeen - per la stragrande maggioranza di sinistra per decadi. I giudici sono nominati da una commissione, quindi è una burocrazia che riproduce se stessa. Immaginate Dick Cheney subire un processo davanti a una corte della facoltà di Legge di Yale».

«Chiunque abbia partecipato ad un procedimento giudiziario italiano - prosegue Ledeen sul WSJ - strizzerà gli occhi di fronte all'espressione "rito immediato", dal momento che un tipico caso giudiziario, più gli inevitabili due appelli, si trascina per molti anni». Ricorda quindi che Berlusconi ne ha superati tanti di processi, alcuni in base alle prove, altri per «tecnicismi». In questo caso, anticipa Ledeen, i legali del premier contesteranno la competenza territoriale e funzionale della Corte. «Ci sono molte altre mosse legali a disposizione sua e dei suoi nemici, così come operazioni meramente politiche. Ma non l'hanno ancora condannato, e gli appelli alle dimissioni rivelano impazienza tra i suoi oppositori. La mia impressione - conclude Ledeen - è che il processo non sarà così "immediato" come alcuni si augurano, e nessun italiano di buon senso scommetterà la villa su un verdetto di colpevolezza».

10 comments:

Cachorro Quente said...

"mantiene un incredibile record di longevità politica"

Record incredibile per l'Europa Occidentale, in Nord Africa sarebbe considerato un pivellino.

Ciò detto, le affermazioni di Ledeen sono una sacrosanta doccia fredda e mi paiono improntate in buona parte improntate dal buon senso.
Ho un po' da ridire, invece, sulla tempistica del tuo post, non ci sono argomenti più stringenti sulle relazioni Italia-USA oggi?

Bella Vedova said...

la diffidenza dell'establishment USA verso la corporazione dei magistrati italiani è bipartisan, anche a leggere gli ultimi dispacci di wikileaks e le dichiarazioni di Spogli. E' davvero incredibile, ma solo in apparenza: le toghe italiche a parole schifano il sistema giudiziario USA e nei fatti sono come i prosecutors americani che fanno gli sceriffi in tv e sui giornali puntando a intraprendere la carriera politica. Rispetto ai colleghi americani le toghe tricolori ne hanno i vantaggi, mentre ne rifuggono le responsabilità Non serve essere berlusconiani per avversare in tutti i modi il sistema giudiziario italiano. Se negli USA un Pm andasse a processo con gli stracci come fa questo Woodcock ad es., gli avrebbero già segato le gambe.

Bella Vedova said...

c'è da ricordare che l'interdizione dai pubblici uffici, la pena accessoria che viene data per certa in caso di condanna, scatterebbe solo dopo il 3° grado, quindi non è vero che anche tecnicamente Berlusconi sarebbe costretto ad abbandonare la poltrona di Premier già in caso di condanna in primo grado.La partita è lunga, e credo che sia la Lega quella che ha in mano la famosa spina da staccare. Mi domando che ci guadagna la Lega da eventuali elezioni che la potrebbero mandarla all'opposizione, dando per scontato che le promesse a Bossi di Bersani circa la possibilità di ottenere il federalismo in questa legislatura con un gov. allargato sono panzane da cabaret.

Loki said...

In qualsiasi Democrazia Berlusconi si sarebbe già dimesso.

Le intercettazioni chiariscono già il quadro della situazione, regalandoci una vista deprimente del Premier.

Mi pare questa la cosa più eclatante.

Anonymous said...

in una qualsiasi Democrazia le intercettazioni di cui discutiamo non sarebbero state effettuate e, nel caso opposto, sarebbero state distutte; non pubblicate su tutti i giornali.
raf

Cachorro Quente said...

"le toghe italiche a parole schifano il sistema giudiziario USA"

A parole di chi? Citazione please!

"e nei fatti sono come i prosecutors americani che fanno gli sceriffi in tv e sui giornali puntando a intraprendere la carriera politica."

La verità è che, contrariamente a quello che si pensa in Italia, la magistratura negli USA (come mi sembra capisca anche tu) è più politicizzata che da noi. Saranno più rigorosi nei processi e più garantisti? Probabile. Ma sono anche più intransigenti nelle sentenze, soprattutto contro politici e colletti bianchi (ogni procuratore sogna di mandare in galera qualche milionario, in modo da apparire l'eroico salvatore del popolo).

Il fatto che la vice di Spogli sia critica verso la magistratura italiana è irrilevante, che abbia o meno ragione. Quello che è sicuro è che l'immagine internazionale dell'Italia è stata demolita da Berlusconi, e il G8 dell'Aquila, ostentato come il grande successo di politica estera, è stato una farsa.

Anonymous said...

non è il fatto che sia politicizzata oppure no ...
.
e' ovvio che sia politicizzata in USA dato che i giudici VENGONO ELETTI DALLA GENTE .
.
MA SE TOPPANO ....VENGONO CACCIATI A PEDATE NEL SEDERE .
.
in Italia ...SONO UNA CASTA AL DI FUORI DI OGNI CONTROLLO .
FANNO QUELLO CHE GLI PARE ....CERTI DELL'IMPUNITA' ASSOLUTA.

Loki said...

Ma, non mi pare che negli Usa siano così cauti nelle iontercettazioni.

Del Watergate hai mai sentito parlare ?

Le intercettazioni nel resto dei paesi occidentali vengono decise perfino dalla polizia. Da noi solamente dai magistrati. Per cui c'è una tutela maggiore.

In Israele per esempio, quando il Premier Olmertvenne indagato per corruzione (indagato, non condannato !) disse:
"Sono fiero di appartenere a uno Stato in cui un premier può essere investigato come un semplice cittadino. Un premier non può essere al di sopra della legge, ma nemmeno al di sotto.
Se devo scegliere fra me, la consapevolezza di essere innocente, e il fatto che restando al mio posto possa mettere in grave imbarazzo il Paese che amo e che ho l’onore di rappresentare, non ho dubbi: mi faccio da parte perché anche il primo ministro dev’essere giudicato come gli altri.
Dimostrerò che le accuse di corruzione sono infondate da cittadino qualunque. Errori ne ho commessi e me ne pento. Per la carica che occupo ero consapevole di poter finire al centro di attacchi feroci. Ma nel mio caso si è passata la misura."

Quindi a sta cazzata che le intercettazioni le fanno solo da noi, che a fronte del voto si diventa una scpecie di supereroi immuni da tutto, per favore, finiamola di credere !

Anonymous said...

@ GIANDO ....
prima di aprire bocca .....studia .
.
IL WATER GATE non ha nulla a che fare con le intercettazioni telefoniche .
ANZI ............
il water gate è stato pilotato dall'allora capo della FBI per sua stessa ammissione IN LETTO DI MORTE .
è stata un abattaglia politica tra l'amministrazione e la FBI che stava per essere ristrutturata.
.
i giornalisti del washintn post , per anni eletti a paladini della snistra liberal ...FURONO SOLO UTILI IDIOTI nelle mani del padre padrone dell'FBI.
.
NON CI FU MAI NESSUNA INTERCETTAZIONE .
tutto lo scandalo monto' perchè un alegge dello stato dichiarava pubblici i nastri delle normali registrazioni d'archivio delle riunioni nella sala ovale.

Loki said...

l'esempio del watergate era sul comportamento dell'indagato. Che si è fatto da parte.

Mi rendo conto di essere stato poco chiaro nell'esprimermi. Perdono.

nessun commento sul leader israeliano e sulle sue parole?