Nuove istituzioni europee/1. La visione federale
L’idea di un Europa federale non è nuova. Espressa fin dagli anni ‘30, poi subito dopo la guerra e ispirando molti dei fondatori della costruzione europea, l’idea di dar vita agli “Stati Uniti d’Europa” non è mai stata abbandonata. Tuttavia un’unione federale dovrebbe naturalmente comportare un potere esecutivo scelto dagli elettori, per esempio un presidente eletto da tutti i cittadini europei, a capo di un’amministrazione federale forte, magari l’attuale Commissione europea, una compagine governativa formata nel rispetto dei grandi equilibri nazionali e politici. Poi dovrebbe esser previsto un Parlamento bicamerale, nel quale il potere legislativo verrebbe esercitato da entrambe le camere, e ciascuna disporrebbe del diritto di iniziativa legislativa. Una di queste, il Parlamento, dovrebbe essere eletto a livello dell’Unione, su liste europee, mediante una procedura elettorale uniforme. L’altra sarebbe una “Camera delle nazioni”, che rappresenta gli Stati e i cui membri potrebbero quindi essere designati dai Parlamenti e dai Governi nazionali. La Corte di Giustizia europea sarebbe una “corte suprema” a pieno titolo, custode e un interprete della Costituzione, ultima istanza per dirimere controversie e preservare la divisione netta di competenze fra l’Unione federale e gli Stati nazione.
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