Qualcosa 'di sinistra'. I Socialdemocratici americani
Il documento riportato di seguito è stato scritto dai 'Social Democrats' americani, «un piccolo partito di sinistra, più a sinistra dei Democratici, nato dalle ceneri del vecchio Partito Socialista americano di Eugene Debs e Norman Thomas. La settimana scorsa i Social Democrats, che fanno parte dell'Internazionale Socialista insieme con i Ds italiani, hanno organizzato a Washington un convegno su come ricostruire la sinistra americana».
Purtroppo in Italia avverto la mancanza di una vera alternativa di sinistra e, a quanto pare, questi socialdemocrats la avvertono anche negli Usa. Non dico che la sinistra italiana dovrebbe prenderli a modello, ma certo dovrebbe rinnovare la sua cultura politica, e farlo in fretta, o quanto meno iniziare un processo in tal senso, guardando con più attenzione a idee come queste, avendo come riferimento più Tony Blair che non i Movimenti o Cofferati.
Obiettivi del momento: «Sostenere il capitalismo, il libero commercio e insieme rafforzare il sindacato e la tutela dei lavoratori, mentre all'estero diffondere la libertà e la democrazia».
Modello: Franklin Delano Roosevelt (e, oggi, Tony Blair).
Le critiche alla sinistra: «Manca una piattaforma chiara e vincente, c'è bisogno di una 'vision'». No allo "stridente antiamericanismo" e alla "magnanimità nei confronti delle dittature dei paesi del terzo mondo da parte di chi proclama di parlare in nome della sinistra". Questa posizione alimenta "ancora una volta l'impressione che alla sinistra non importi nulla della libertà".
Questo il documento dei socialdemocratici, preparato nel mese di maggio 2003 da una sottocommissione del National Committee of Social Democrats, Usa, per essere usato nelle discussioni sull'approvazione di risoluzioni e per un programma d'azione in vista di un incontro che si terrà alla fine dell'autunno o nell'inverno 2003. Il documento non rappresenta una dichiarazione ufficiale da parte dell'organizzazione.
Camillo
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