Perché l'articolo 18 non è un fine, ma soltanto un mezzo
L'articolo 18. Un diritto fondamentale del cittadino (sì al referendum perché occorre estenderlo a tutti i lavoratori) o uno dei tanti modi, una delle tante tecniche di tutela possibili (non si vede perché non si possa discutere delle alternative)?
E poi, i difetti dell'articolo 18, il referendum, il licenziamento per motivi economici, la piccola impresa, nei paesi stranieri, il modello tedesco, la proposta di legge Debenedetti, nelle argomentazioni di Pietro Ichino, ordinario di Diritto del Lavoro presso l'Università degli studi di Milano: «Il referendum ci costringe tutti quanti a prendere atto che una cosa è il diritto fondamentale di libertà, dignità e sicurezza del lavoratore nel luogo di lavoro, sancito dall’articolo 41 della Costituzione, che deve essere garantito a tutti i lavoratori indistintamente; altra cosa è il modo migliore per assicurare efficacemente a tutti i lavoratori questo diritto. L’art. 18 è solo uno dei tanti modi possibili. E non il migliore». Leggi
E Michele Magno, Direzione nazionale Ds, chiede al partito un 'no' esplicito al referendum. Leggi (colonna a sinistra)
Il Foglio
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