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Thursday, December 23, 2004

Lo scalpo di Rumsfeld. Non supera il voto del 30 gennaio

L'autorevole esponente neoconservatore William Kristol ha scelto il Washington Post per il suo duro atto d'accusa nei confronti del segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, criticato già da mesi sul Weekly Standard per i suoi errori nella gestione del dopoguerra in Iraq. Subito altri importanti opinionisti americani si sono schierati.

Contro Rumsfeld:
  • Andrew Sullivan, Sunday Times

  • Pro Rumsfeld:
  • John Podhoretz, New York Post
  • Tony Blankley, Washington Times
  • Newt Gingrich, Baltimore Sun


  • Il 23 dicembre un editoriale del Foglio individuava «due errori strategici all'origine dell'affanno americano in Iraq»: sottovalutati il grado di sfacelo socio-politico del paese sotto Saddam e i pericoli iraniani, siriani e sauditi. Trattandosi di problemi ampiamente prevedibili e aggiungendo a questi un terzo fattore - sottovalutata l'importanza di conquistare il cuore e le menti degli iracheni - credo che Bush debba sostituire Rumsfeld all'indomani delle elezioni irachene del 30 gennaio.

    Le urne più potenti delle pallottole? Lo diranno le elezioni del 30 gennaio, scrive il premier iracheno Ayad Allawi sul Wall Street Journal.

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