Anche Luca Ricolfi ritiene abbastanza "verista" il quadro dipinto dal New York Times della nostra infelicità, del malessere e della sfiducia nelle istituzioni.
Basta guardare agli ultimi giorni: scioperi selvaggi e agitazioni attuati o minacciati; le disastrose Finanziarie del 2007 e del 2008, che hanno frenato la crescita e peggiorato i conti pubblici; i due schiaffoni al ministro Padoa-Schioppa, punito per le sue "epurazioni" (caso Petroni e caso Speciale). Tutto questo sotto lo sguardo assente e trasognato della "casta" politica.
A fronte di tutto questo e molto altro, «non c'è speranza né rabbia, non c'è voglia di cambiare né impegno. Solo una grande rassegnazione, e un cocktail pericoloso di scetticismo e di paura», osserva Ricolfi. Innanzitutto, «generica paura del futuro», per l'incertezza normativa e politica, per l'evidenza che «da anni non siamo governati». Paura «per la situazione economica delle famiglie»: finalmente qualcuno si accorge che «la realtà, molto probabilmente, è che le statistiche non sono state in grado di registrare lo "scalino" dell'euro (fra il 2002 e il 2003), e ora sottovalutano le difficoltà delle famiglie a far quadrare i bilanci... appesantiti dall'aumento del costo del denaro e dalla stangata fiscale della prima finanziaria del governo Prodi». Infine, «la paura della criminalità e dell'immigrazione».
«Ci vorranno anni - conclude Ricolfi - per liberarci da questa classe dirigente, anni per tornare a recuperare il potere di acquisto perduto, anni per tornare a vivere in città più sicure. Molti italiani ormai l'hanno capito, altri se ne stanno rendendo conto dopo le illusioni e le ubriacature dell'ultimo decennio. Forse è anche questo che ci rende un po' tristi, come ci dipinge il New York Times».
3 comments:
grande Ricolfi!
immagino che a sinistra qualcuno tocchi ferro, stile pre elezioni 2006 circa il programma del centrodestra rispettato al 70% circa.
comunico a questo blog che l'Europa e l'Italia in particolare si trovano al momento sotto attacco terroristico da parte dell'agenzia di Langley, leggi Cia.
Sul sito di Nexus, come potete leggere a questo link http://www.nexusitalia.com/apri/Argomenti/Nuovo-ordine-mondiale/IL-NASO-DELLA-CIA-NEI-CONTI-BANCARI-ITALIANI-da-Punto-Informatico/
ci comunicano che le bance italiane stanno iniziando ad informare i loro clienti che i dati dei loro conti correnti e delle relative operazioni bancarie (non solo transnazionali) sono 'comunicati' al sistema Swift (con sede in Belgio e negli Usa) attraverso il quale vengono controllati i movimenti di ogni utenza e c/c bancario (tutto questo ovviamente per proteggerci dal micidiale terrorismo di quattro barbuti con le pezze al culo)
chissà se il NYT questo lo sa. certo, ha ragione, il nostro Paese è triste, povero, depresso, ne convengo, ma il loro è governato da una banda di sgherri, di banditi mafiosi che, come rettili striscianti, non a caso si stanno insinuando nelle nostre vite... con buona pace della libertà
ah! ah! ah! che Dio benedica Giuliano Ferrara!
oddio no non potete perdervi il link che non è venuto scritto
http://www.nexusitalia.com/apri/Argomenti/
Nuovo-ordine-mondiale/
IL-NASO-DELLA-CIA-NEI-CONTI-BANCARI-ITALIANI-da-Punto-Informatico/
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