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Thursday, May 29, 2003

Juve - Milan. Tutto secondo i piani
Il calcio italiano ha dato un'altra mediocre prova di sé. Avevo previsto che sarebbero stati 120 minuti di NOIA, ma, devo dire, più per demerito della Juve che del Milan, che ha provato a fare la partita.
Da romanista dico, sono contento per Nesta, che se lo meritava; per Maldini, perché ha trovato sempre qualche maledetto incompetente o juventino che non gli ha fatto vincere il mondiale; per Ancelotti, che magari viene alla Roma al posto di quello sciagurato e prezzolato di Capello.
Ma sono contento anche per Piccinini che non finiva di ripetere: "ENTRAMBE le squadre hanno tentato di superarsi fino all'ultimo". Ridicolo, della serie, 'non so più a chi fare pompini'.
Riguardo l'assenza di Nedved. Lippi ha puntato su Camoranesi, che però non è stato all'altezza, questo è vero, ma resta il fatto che più di tutto ha pesato proprio la tattica attendista di Lippi, che ha rinunciato a giocarsela aspettando di colpire in contropiede (il Milan attaccava con 7 uomini, la Juve con 3), pur non avendo gli attaccanti adatti (Sheva va bene per il contro piede, non Trezeguet che è più attaccante d'area). Comunque il Milan non ha concesso spazi. Ridicola la Juve che non ha provato a vincere neanche quando il Milan era in 10.
I giornali sportivi stranieri protestano per il non-gioco italiano:
«Finale soporifera», «poverissima», sul Marca (Spa);
«Attentato al calcio», «partita penosa». Una finale con due squadre italiane, quando Cruyff sostiene che già la presenza di una è una tragedia per il gioco, su AS (Spa);
«Finale 'all'italiana'» su Le Monde (Fra);
L'Equipe (Fra).

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