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Saturday, August 02, 2003

"Ratzinger e le coppie omosessuali"
«Nella posizione della Chiesa sull'argomento non c'è nulla di nuovo, del che forse ci si può rammaricare ma non certo stupire. La concezione cattolica della legge morale naturale considera leciti solo i rapporti sessuali nel matrimonio, eterosessuale e indissolubile, e solo se sono finalizzati alla procreazione. Una concezione che è stata travolta, nei fatti, dalla secolarizzazione della vita civile, tant'è vero che in pressoché tutti i paesi cattolici ormai vigono leggi che ammettono il divorzio e regolamentano l'aborto. La chiesa ha il diritto di predicare la sua morale, la politica ha il dovere di organizzare la convivenza civile com'è, non come si vorrebbe che fosse. Sul tema dell'estensione ai cittadini omosessuali dei diritti civili
vale il principio dell'eguaglianza di fronte alla legge, indipendentemente dalle concezioni religiose.
D'altronde: nella Cuba di Fidel Castro l'omosessualità è un reato, in Spagna e in Francia si sono recentemente approvate norme liberali e in America c'è dissenso persino fra il presidente George W. Bush, contrario a ogni apertura, e il suo vice Dick Cheney, che ha sostenuto, in un incontro con i gay, che "ogni persona dovrebbe essere libera di impegnarsi in ogni tipo di relazione che voglia".
Sarebbe strano che, mentre si chiama il mondo intero a battersi contro il fondamentalismo, si scelga di legiferare solo in base a principi religiosi. Ed è altrettanto assurdo che i sostenitori della libertà di opinione negassero alla Chiesa il diritto di propagandare la sua».
Il Foglio

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