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Thursday, April 21, 2011

Inchieste alla bufala

Quante puntate di Annozero ci ha dedicato Santoro sulla tv pubblica? Quante paginate quelli di Repubblica e Il Fatto Quotidiano? Quante Procure ci hanno basato le loro inchieste? Addirittura tre (Palermo, Caltanissetta e Firenze)! Ebbene, quel Massimo Ciancimino (figlio del mafioso Vito), che veniva portato in palmo di mano come autentico oracolo e icona dell'antimafia, vera e propria star televisiva, la cui attendibilità non poteva essere messa in discussione pena l'essere additati tra coloro che ostacolano la ricerca della verità sulle stragi di mafia del '92-'93 e sulla presunta trattativa Stato-mafia, è stato fermato oggi con l'accusa di «calunnia aggravata», perché dalle perizie condotte dalla polizia scientifica è emerso che uno dei "pizzini" da lui consegnati è stato volgarmente falsificato.

Non un pizzino qualsiasi, ma quello che avrebbe dovuto inchiodare l'ex capo della Polizia De Gennaro come il "signor Franco", l'agente dei servizi che tramite il padre Vito avrebbe trattato con i boss di Cosa Nostra per conto dello Stato. Ebbene, il nome di De Gennaro risulta essere stato sovrapposto a posteriori su un vecchio documento poi banalmente fotocopiato (e ci voleva la Scientifica per accorgersene!). E questo "pizzino" è l'architrave fondamentale su cui poggia l'intera ricostruzione del Ciancimino jr.

«Noi sempre rigorosi», si giustifica adesso Ingroia (il magistrato che parla ai comizi); con lui «nessun rapporto privilegiato», giura Messineo. Balle, balle, balle. Per anni Ciancimino è stato ritenuto attendibile dai pm, addirittura chiamato a testimoniare in aula, al processo dove sono imputati il generale dei Carabinieri Mori e il colonnello Obinu.

Ma le speranze delle tre procure che pendevano dalle labbra di Ciancimino jr., nonché dai "pizzini" e dai "papelli" da lui fabbricati, andavano ben oltre: collegare in qualche modo Berlusconi e Forza Italia alla mafia e alle stragi. Peccato che fino ad ora l'unico elemento certo emerso sulla presunta trattativa Stato-mafia è che in quegli anni, subito dopo le stragi, fu sospeso il 41 bis a centinaia di boss da un governo di centrosinistra guidato da Ciampi, ministro degli Interni Mancino e presidente della Repubblica Scalfaro.

Adesso è chiaro che per anni questi pm hanno rovistato nella spazzatura, sperperando soldi dei contribuenti, allontanandoci dalla "verità" sulle stragi e probabilmente facendo un grosso favore alla mafia.

9 comments:

Anonymous said...

scusami, ma ingroia stesso lo ha sbugiardato sul nome di de gennaro.

se fossero tutte balle, come dici tu, perchè lo avrebbe inquisito?

a conti fatti non è che torni molto il tuo ragionamento

ciao
stefano

JimMomo said...

A conti fatti Ingroia l'ha ritenuto attendibile per anni, definendolo per iscritto, su un suo libro, "icona dell'antimafia". Fino a ieri scriveva prefazioni persino sui libri basati sul pizzino che riguardava De Gennaro, quello falso. L'ha inquisito la procura di Caltanissetta, Ingroia è riuscito a togliergli l'inchiesta sul "suo" supertestimone e a portarla a Palermo. Di fronte all'evidenza dei falsi (tra l'altro non ci voleva certo la Scientifica per accorgersene) non ha potuto far altro che farlo arrestare. A conti fatti.

Anonymous said...

a conti fatti la procura di caltanissetta è la stessa che, scontrandosi con palermo e firenze, ha archiviato le accuse a berlusconi e dell'utri (e quest'ultimo abbiamo visto chi era).
e la procura di caltanissetta è la stessa a cui berlusconi ha presentato denuncia per calunnia contro rapisarda.
a conti fatti.

potrei anche dirti che il resto della documentazione di ciancimino, quella che palermo giudica attendibile, potrebbe essere stata tranquillamente valutata dagli stessi che hanno beccato la parte falsa sul nome di de gennaro.

d'altro canto ti ricordo che la procura di caltanissetta è anche quella che si scontrò col viminale per la mancata scorta a spatuzza ”contro il parere unanime delle procure di Caltanissetta, di Palermo e di Firenze, nonché contro il parere della stessa procura nazionale Antimafia".

io direi che, a conti fatti, o si è garantisti con tutti (berlusconi e ciancimino), o non lo si è con nessuno.

io, che non faccio il giudice e non posso leggere tutte le carte processuali (come te, del resto) aspetto fiducioso il responso della magistratura, tutta.

così messa potrebbe sembrare che per te il giudice è buono o cattivo a seconda dello stato giudiziario di berlusconi.

e non ci credo che sia così, vero?

ciao
stefano

JimMomo said...

ahhh, ho capito, adesso si cercherà di circoscrivere l'inattendibilità manifesta di Ciancimino jr al pizzino su De Gennario. Peccato che la difesa di Mori ha già dimostrato in modo convincente in dibattimento le manipolazioni sugli altri pizzini e che in ogni caso ormai il testimone è intrinsecamente inattendibile.

Ho citato Caltanissetta perché tra le procure di Palermo e Caltanissetta c'è rivalità, ma lungi da me dal ritenere quest'ultima affidabile.

A conti fatti, aspetta pure fiducioso, intanto però i processi - quelli veri e quelli mediatici - proseguono e le persone in carne ossa vengono infangate mentre i mafiosi se la ridono. Aspetta, aspetta fiducioso...

Anonymous said...

Finalmente i nostri indefessi magistrati si sono resi conto che Ciancimino abusava di Photoshop,sempre troppo tardi comunque.
Toni

Anonymous said...

oltre al fatto che forse ingroia dovrebbe prendersi una pausa di riflessione.

prima il caso ciuro ... poi ciancimino (ricordiamoci delle intercettazioni chelo riguardano).
credo che magistrati meno influenti siano stati trasferiti o abbiano subto sanzioni disciplinari per molto meno.
raf

JimMomo said...

Non si accettano commenti non attinenti al post, insultanti o gratuitamente provocatori ad insindacabile giudizio del titolare del blog. Non è un forum, dove ognuno passa e lascia la sua pisciatina, ma un sito personale che ospita commenti e opinioni dei lettori, ai quali si richiede educazione.

Jean Lafitte said...

sottoscrivo quanto detto da stefano. aggiungo che è falso che " si cercherà di circoscrivere l'inattendibilità manifesta di Ciancimino jr al pizzino su De Gennario.". se solo quella parte è falsa, tra l'altro assolutamente marginale, altro che "architrave fondamentale" è facile desumere che le altre parti sono invece autentiche.

Anno Zero ha fatto il suo dovere raccontando i fatti, al contrario di qualcun altro, pure oggi, http://nonleggerlo.blogspot.com/2011/04/vuoi-mettere-la-sauna-semovente-su.html e così pure Ingroia, ineccepibile e inattaccabile. solo una mente accecata dall'ideologia può farneticare contro di lui.

le prove della primogenitura di Forza Italia da parte della mafia poi, ha tante e tali prove che non ha certo bisogno dei pizzini di Ciancimino.

Anonymous said...

"Peccato che la difesa di Mori ha già dimostrato in modo convincente in dibattimento le manipolazioni sugli altri pizzini e che in ogni caso ormai il testimone è intrinsecamente inattendibile."

punzi, scusami, ma cosa significa che la difesa mori ha dimostrato in modo convincente? c'è una sentenza che lo attesti?
e parimenti, chi lo dice che ciancimino è completamente inattendibile? tu o chi ha i mezzi e la facoltà di giudicare ciò?

"Ho citato Caltanissetta perché tra le procure di Palermo e Caltanissetta c'è rivalità, ma lungi da me dal ritenere quest'ultima affidabile."

ma in base a cosa, tu o io, possiamo ritenere una procura affidabile?
quale sarebbe la discriminante?

milano è affidabile? napoli? firenze? venezia? ti rendi conto che sarebbe ridicola questa affermazione se non fosse pericolosa?

ti ricordo che parliamo di intere procure, neanche di singoli magistrati.
sono affermazioni gravi.

ciao
stefano