Pagine

Thursday, May 05, 2005

S'è svegliato il liberale che è (era) in Martino

Si leggono con piacere le dichiarazioni del ministro della Difesa Antonio Martino ieri sul Corriere della Sera.
«Andrò a votare e voterò quattro sì. Non solo, avrei preferito che ci fosse stato il referendum, non ammesso dalla Corte costituzionale, sull'abrogazione complessiva della legge. Avrei votato sì anche in quel caso, perche una legge in questa materia sarebbe stato meglio non averla...

Non avremmo né la giungla né il Far West, ma il comportamento razionale, cosciente e responsabile degli italiani. Chi crede in una democrazia libera lo fa perche si fida del senso di responsabilità e della coscienza dei cittadini. E' per questo che affida loro il compito di decidere il destino dell'intero Paese. Ma allora perché, in questioni che riguardano direttamente i cittadini stessi, a decidere non dovrebbe essere la loro coscienza ma la coscienza della maggioranza parlamentare? ... dobbiamo fidarci della maggioranza parlamentare o della scienza e della coscienza del medico che lavora da professionista su queste cose...».
Però si riaddormenta subito. No, per il suo ruolo istituzionale non firma appelli per andare al voto. Ministro, lei ci fa disperare.

"Forza Martino!" A il Riformista il ministro della Difesa è piaciuto, piace:
«Martino è un liberale, e si vede. Sa che la libertà non si fa a fette (quella economica sì, quella morale no) e che liberismo fa rima con liberalismo. Perciò ci piace.
L'unico rimprovero che facciamo al ministro è di avere un po' negletto, negli anni, i suoi obblighi di unico esponente liberale del governo di centrodestra. Tutto sommato era a capo di una corrente (di pensiero, ma che poteva trasformarsi in qualcosa di più), ma per quieto vivere non l'ha fatto pesare quanto doveva e poteva nella sua coalizione e nel suo partito».

1 comment:

Anonymous said...

La prima critica "autorevole" della legge 40 in nome dell'individualismo proprietario. Bravo Martino! (se solo avesse un pò più coraggio...)

P.S. Quanto all'eterologa "naturale" il paragone mi sembra calzante... anche se molte 40enni "ingravidate e abbandonate" (e ne conosco, eccome se ne conosco...) non avrebbero mai il coraggio di ammetterlo...