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Wednesday, May 18, 2005

Serbatoio di idee... svuotato

Ho notato, leggendo i suoi editoriali su Il Foglio degli ultimi giorni, ma anche ascoltando le trasmissioni su Radio Radicale, che Giuliano Ferrara sta esaurendo gli argomenti. Una volta il suo giornale era un formidabile serbatoio di idee. Sugli altri temi lo è ancora, ma sui referendum contro la legge 40, laddove la battaglia è divenuta ideologica, il serbatoio sembra in via di esaurimento. Solo così si spiegano editoriali ridondanti, riempiti di tirate moralistiche, invettive, attacchi personali, ironie e demagogie varie. Un campionario con cui non si va lontano. Basterebbe non sfornare tutti i giorni un editoriale su questo, risparmiarsi un po'. Ma si sa, un'ossessione è un'ossessione.

E' ossessionato anche Massimo Boffa, responsabile delle pagine culturali di Panorama, che su Il Foglio spiega la sua scelta astensionista convinto che i referendum trattino della possibilità (enormemente ampliata dalla tecnica) di fare quel che si vuole quando è in gioco la propria felicità. Libero di crederlo. Prova a spiegargli qualcosa Azioneparallela:
«Poiché però il "fare quel che si vuole" è in conflitto con molte cose (per esempio: con il diritto privato tutto intero, con il diritto pubblico tutto intero, con il diritto costituzionale tutto intero, con la letteratura, i giochi di società, le relazioni interpersonali, la vita condominiale, e persino i club privé), mi chiedo se Boffa consideri che tutto questo sia in pericolo, se prevarranno i sì al referendum, e questo astratto radicalismo che scardina leggi morali, leggi naturali, la tradizione (la Tradizione: l'hai detto, perdinci). (La potenza dell'argomento di Boffa è comunque indiscutibile, essendo stato impiegato negli ultimi duemila anni con una certa frequenza. In alternativa ci sarebe quella cosa che si chiama autonomia, che non è arbitrio e non è neppure Tradizione. L'ho detto, perbacco)».
Nel frattempo, il post di ieri di Luca Sofri è diventato un articolo su Il Foglio di oggi. Meno male che si cambia un po' firme perché cominciavamo a chiederci come facessero Agnoli e Vescovi, in versione dolceforno (ve lo ricordate il giocattolo?), a sfornare pagine e pagine di inchiostro con tanta frequenza. Chissà cos'hanno da dire di nuovo ogni giorno in 12 mila battute. Beh, Vescovi siccome fa ricerca su cellule staminali adulte lo comprendiamo.

Se sono davvero già "persone", perché Ruini non battezza gli embrioni?
«Se per la chiesa gli embrioni sono "esseri umani" (per alcuni sfegatati che non si regolano: "persone"), come mai non si preoccupa di "salvarli" impartendo a tutti gli embrioni una qualche forma di Battesimo, prima che vengano "uccisi", o dalla natura buona, o dalla mamma cattiva?»

Antonio Tombolini tenta una risposta.

2 comments:

Anonymous said...

Giulianone non ce la fa più...
ora gli tocca pure rimangiarsi la parola data che sarebbe andato a votare...
Se c'è uno che non vede l'ora di perdere e non se ne parli più... questi è proprio lui.
Anche perchè i ciellini ti coccolano e adulano se stai con loro, ma poi ti trattano peggio di un cane rognoso se li molli perchè stai soffocando.

Anonymous said...

La spiegazione chiarissima e circostanziatissima di Tombolini è a dir poco esaustiva.

Qui la religione non c'entra nulla. E' solo una battaglia per il potere mondano del dogma e di chi lo afferma.
Null'altro che questo.
Altro che battaglia culturale contro il relativismo che paradossalmemte sarebbe il pensiero unico dominante!
Altro che!
Il nemico dei poteri ideologici o fondamentalisti di ogni luogo ed ogni tempo è sempre il solito: la libertà di pensiero degli individui (ed i più rozzi infatti le teste le tagliano proprio, mentre gli altri, più raffinati, le condizionano).