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Tuesday, April 17, 2012

Delega fiscale, l'ennesimo bluff

Non c'è «l'ideona» per la crescita, ma la fantasia sul fronte fiscale è fervida, non passa giorno senza un nuovo balzello (scongiurata in extremis l'ultima beffa, l'Irpef sulle borse di studio). Ma svanita la luna di miele con la stampa e gli investitori, in molti ormai concordano sul peccato capitale del governo Monti: poco o nulla per la crescita, solo tasse. Nel presentare il Salva-Italia il premier aveva giustificato il ricorso quasi esclusivo all'aumento della tassazione con la necessità di agire in tempi ristretti, ma assicurato che sarebbero stati i tagli alla spesa in futuro a garantire il risanamento dei conti e una sensibile riduzione del cuneo fiscale. Lo sgravio, pur minimo, dell'Irap e l'introduzione dell'“Ace” furono inseriti nel decreto espressamente come primi segnali della direzione verso cui intendeva muoversi il governo. Così come l'aggravio delle imposte indirette e patrimoniali sarebbe stato compensato da un alleggerimento di quelle dirette. Ebbene, la delega fiscale che il Cdm ha varato ieri sera e di cui mentre scriviamo sono note alcune anticipazioni delude nuovamente tali aspettative.

L'unico contentino ai contribuenti, più una promessa che una realtà, è il fondo in cui far confluire il gettito della lotta all'evasione da destinare a sgravi fiscali. I quali però potrebbero essere una tantum: sarebbe rischioso prevedere tagli strutturali su introiti variabili di anno in anno. Inoltre, il dibattito in seno al governo su come utilizzare quel gettito è ancora aperto e l'idea prevalente sarebbe quella di poterlo destinare anche ad un'eventuale correzione dei conti o a nuove spese per lo sviluppo.

Il governo si impegna ad adottare i decreti attuativi «entro nove mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge», il che significa che li vedremo – se li vedremo – appena prima delle elezioni del 2013. Chi ci scommette?
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4 comments:

telstar said...

Sui decreti attuativi: per prassi l'adozione è la "prima lettura", cui seguono almeno 90 giorni tra Conferenza unificata e commissioni parlamentari. Quindi solo uno schema dei decreti attuativi sarà (forse) predisposto prima delle prossime elezioni. Ma scommettterei su un decreto-legge pre-elettorale che sposterà le scadenze all'autunno 2013.

Anonymous said...

L'altra sera su La7, dal liberale Porro, c'era il Prof.Sapelli, spocchiosamente "keynesiano convinto", che dava "dei residuali neoclassici" a "quei ragazzi di Alesina e Giavazzi" e del "vecchio neoclassico" persino al Prof.Monti.
Ed ha sparato che nessuno ha ancora contraddetto la sostanza delle tesi di Lord Keynes.
Come se von Hayek e la Scuola Austriaca non fossero mai esistiti.
Una vera e propria mistificazione. L'ennesima dei tronfi e trionfanti keynesiani.

Anonymous said...

Per favore leggi questo: http://vonmises.it/2012/04/16/per-favore-non-chiamatelo-capitalismo/

telstar said...

hai letto la stroncatura della legge delega del prof. De Mits sul Sole? parla da sola.