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Saturday, March 11, 2006

L'invasione barbarica di Della Valle

Indegna. Non c'è altro modo per definire la puntata della pur ottima trasmissione Le Invasioni barbariche, ieri sera su La7. Si è trasformata in un vero e proprio comizio anti-berlusconiano, senza il minimo contradditotrio, la lunga intervista di Daria Bignardi a Diego Della Valle, l'industriale che con Mediobanca, Fiat, Pesenti, Generali, Pirelli, Intesa e Capitalia, controlla il Corriere della Sera, quotidiano la cui direzione si era da pochi giorni espressa per Prodi.

Una serie di affondi personali nei confronti di Berlusconi, senza argomenti davvero "politici", fino a raggiungere il climax: mi creda, la mia posizione anti-Berlusconi non è comoda. Tutt'altro. E poi, «questi qui non scherzano...». Lasciando così intendere che a criticare Berlusconi e la sua cricca si mette in pericolo la propria incolumità personale. Un brutto espisodio di teppismo televisivo, dello stesso livello di quelli di Biagi e Luttazzi nel 2001, a cui la conduttrice si è prestata, affondando il coltello nella "piaga" Berlusconi anche quando sembrava chiaro ormai, non poteva non essersene accorta, che l'intervista aveva preso una scivolosa china "elettorale".

Non so se siano state formalmente violate delle regole. Certo che si fa tanto parlare di par condicio e delle presenze televisive di Berlusconi, ma poi di fronte a questi episodi inqualificabili, in trasmissioni che non si occupano di politica, viene voglia di dare ragione al Cavaliere.

Quanto allo scontro Berlusconi-Diliberto a Matrix, poteva andare peggio per il centrosinistra. Di certo, al di là dei dati del fallimento del governo portati da Diliberto e contestati da Berlusconi, il linguaggio del segretario comunista non era in grado di fare breccia tra gli indecisi e i "moderati". Diliberto non ha detto efferatezze, ma la sua sola presenza davanti a Berlusconi, in un faccia-a-faccia televisivo, connota la coalizione di centrosinistra, offrendo al pubblico un'immagine sproporzionata del peso dei comunisti. O forse, che è peggio, sta proprio a dimostrare che quel peso è reale.

Malissimo Pannella a 8 e mezzo, se si esclude, guarda un po', l'accenno su scuola pubblica e scuola privata.

12 comments:

JimMomo said...

Dài, "penoso"? Pessimo. L'off-topic ci può stare, a lui interessa lanciare il discorso delle primarie per la presidenza della Repubblica, ma argomentare in modo efficace è essenziale.

Anonymous said...

ho visto solo un pezzo di Pannella perchè ero fuori a cena. Non voleva rispondere dicendo la sua idea sulla famiglia.

Mah...

Diliberto-Berlusconi: tanta propaganda, anche divertente, ma ben poco utile.

Diliberto non ha sfigurato. Nel senso che non è stato portato, almeno per la parte che ho visto io, a fare "affermazioni da diliberto".
Quelle su cui tutti noi puntavamo.

aa

Anonymous said...

uno dei più affermati imprenditori italiani va in Tv e lascia intendere che "a criticare Berlusconi e la sua cricca si mette in pericolo la propria incolumità personale" e noi ci scandalizziamo perchè in campagna elettorale non doveva dirlo ? ma cavolacci,lo dice perchè sta facendo il tifo per Prodi o perchè è vero ? e di cosa stiamo parlando ? minacce o cos'altro ? a me pare doveroso che Della Valle precisi meglio, subito.

Anonymous said...

Ma dai! Basta uscire in strada, o entrare in un bar, o in una classe delle elementari, medie, superiori, o dal barbiere, o in una redazione giornalistica, o in uno studio tv, etc, per rendersi conto che MILIONI di persone criticano (per usare un eufemismo) pesantemente Berlusconi ogni giorno. Quanti di questi hanno avuto delle ritorsioni? Nessuno.
Scommettiamo che chi si schiera con Berlusconi rischia di più? (vedere centri sociali e no global)

Anonymous said...

Scusate l'attacco di logorrea....
Effettivamente Berlusconi ieri notte a Matrix avrebbe potuto e dovuto affondare un pò di più i colpi, per stanare Diliberto.
Fini l'avrebbe fatto di sicuro.
Ma Silvio è fatto così (ed è per questo che rappresenta comunque una sorta di scheggia impazzita nella grigia politica italiana), preferisce parlare di numeri, di fatti, di ideali, di modi di agire, di differenze nella visione della vita e del mondo, piuttosto che creare trappole per gli avversari. La mia speranza è che ancora una volta abbia ragione lui.
p.s. Sulla portata dei confronti tv, mi sono dovuto ricredere già dalle scorse regionali in Sardegna. Il testa a testa tra Mauro Pili (cd) e Renato Soru (cs) fu una comica: Soru praticamente cerebroleso e incapace di affrontare qualsiasi discorso (per non parlare dell'inutile aggressività). Risultato? Soru 51%, Pili 41%. Boh!?

Anonymous said...

infatti non l'ho vista, vuoi dire che Della Valle ha detto che si tratta di una cricca pericolosa facendo capire che era una battuta ?

a man said...

Non ho visto Pannella, su RR c'è qualcosa da vedere/ascoltare?

JimMomo said...

Su radicali.it, menu a sinistra, "presenze rosa nel pugno in tv". E' gratuito ma con registrazione.

ciao

a man said...

Ma io non mi voglio registrare in un sito socialista! :)
Scherzo, grazie ;)

Anonymous said...

C' è ancora qualcuno che si preoccupa di essere "politically correct" o "very liberal" nei confronti di quell'imbroglione macchietta di Berlusconi? L'idiozia degli italiani ormai non conosce più limiti. Dalle mie parti i "berlusconiani" stanno facendo credere ai pensionati minimi sociali che qualche giorno prima delle elezioni percepiranno 85 euro cadauno... ma dico, manco più i capi tribù del Burundi fanno 'ste cose! Per me, che non sono stato e non sarò mai comunista, preferisco la peggiore sinistra a 'sto letame umano chiamato centrodestra!

Anonymous said...

"Berlusconi preferisce parlare di numeri, fatti, ideali (!?!?). "Pannella è penoso...no, pessimo" (!?!?!?). Ma da quale lontanissima galassia arrivate? In che lingua morta parlate? Quali annose, cosmiche e solitarie battaglie per la Giustizia ed il Diritto avete combattuto e vinto voi, prima e più delle persone che criticate con tanto sussiego e sicumera? Sfogare la propria inconsistenza e darsi un tono sul blog lo capisco dal punto di vista autoterapeutico, ma a tutto c'è un limite. Se non sappiamo misurare noi stessi, non possiamo misurare neppure gli altri, specie se gli "altri" hanno fatto la Storia e noi no.

Anonymous said...

P.S. E poi smettetela di parlare ancora di quello zombie di Berlusconi. E' finita la sua storia, rassegnatevi!
I cavoli suoi se li è fatti tutti, i suoi amici sono stati pagati, sulle riforme VERE ci ha buggerati...ora può andare in pace alle Bahamas!
Ora tocca a noi sorbirci Pera, Ruini, Bossi e Calderoli...ce li lascia in eredità! E con questa gente credo che che non ci sarà Prodi che tenga!