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Monday, March 06, 2006

Riformatori Liberali spazzati via da Berlusconi

I rischi del risalire la corrente sbagliataE così Berlusconi ha cancellato d'un colpo un movimento appena nato, quello dei Riformatori Liberali, lasciando nello sconforto i molti sostenitori che almeno on line, tra i blog, s'erano fatti vivi credendo nella politica delle idee, quelle radicali, liberali, liberiste, laiche, che di questi tempi sono rare. Suona beffarda quell'intervista, su L'Opinione, che solo sabato s'intitolava "Più garanzie nella Cdl, per gli ideali dei radicali". E-meno-male che dovevano esserci queste «garanzie»... Di sicuro invece non ce ne sono per i radicali, e se gli ideali camminano con le persone, neanche per quelli.

L'esito di quello che già in occasione della II Assemblea dei Riformatori Liberali non sembrava più un grande accordo politico (l'obiettivo dichiarato erano 3 seggi), è la candidatura di Benedetto Della Vedova alla Camera, in Forza Italia, nella circoscrizione Piemonte 1 (24 seggi spettanti) in posizione di elezione praticamente sicura: pare sia sesto. Anche Peppino Calderisi, in realtà già da una decina d'anni in Forza Italia, strappa la candidatura, ma è quasi impossibile la sua elezione in Emilia Romagna (43 seggi spettanti): pare sia undicesimo e in quella regione appare difficile, anche in caso di vittoria della CdL, che Forza Italia prenda il 25% dei voti all'incirca necessari.

Ancora non è noto per il Senato in quante regioni i Riformatori Liberali siano riusciti a presentare proprie liste, con il proprio simbolo, ma anche qui, abbandonati nella raccolta delle firme necessarie (sarebbe costato davvero poco agli altri partiti aiutarli), il bottino potrebbe essere magrissimo, forse 5 regioni: ipotizziamo Lazio, Lombardia, Piemonte, Sicilia, Puglia.

E' andata come si sapeva che sarebbe andata? Beh, si sperava che almeno senza l'ingombrante presenza "laicista" di Pannella e della Bonino vi fossero più porte aperte. E invece si scopre che neanche i "laici ma non laicisti" vanno bene a questa CdL. Fin dall'inizio però pareva chiaro cosa interessasse Berlusconi. Avere un radicale, ne bastava uno, di quelli buoni, preparati, e buttare via il resto della truppa. Non sia mai dare spazio a un movimento radicale. A Berlusconi interessava Della Vedova, per mandarlo un paio di volte in tv (domani già a Ballarò), sui suoi giornali, ma neanche troppo, a fare da guastatore, il radicale con il centrodestra. Benedetto, almeno, sarà eletto, e non possiamo che essere felici per questo, ma tutta l'operazione che con coraggio ha perseguito si è conclusa in modo molto deludente, troppo, tanto da chiedersi: ma ne è valsa la pena? E' valsa la pena accogliere persino il "suggerimento" del Cavaliere, spendere il nome "Radicali", concedergli quella storia, per questo misero accordo?

Questa amara conclusione nulla toglie alla validità e alla ricchezza delle idee politiche dei Riformatori Liberali, al valore di Della Vedova e di Carmelo Palma, degli altri che li hanno seguiti e sostenuti. Racconta però molto, questo sì, di questa Casa delle Libertà nella quale le libertà non hanno più cittadinanza, nella quale non c'è posto né per i radicali, al massimo per lo stimato Benedetto Della Vedova, né per gli ideali e le riforme liberali, liberiste, radicali. Comunque non c'è posto per un soggetto politico di tal specie, neanche privato, per non recare troppo disturbo, degli "inaffidabili" Pannella e Bonino. Vanno bene i radicali a patto che siano oggetto, e non soggetto, di politica.

Si avvera come fosse una premonizione ciò che proprio oggi ha scritto Camillo, che avrebbe votato i radicali nella CdL, ma gli pareva «una soluzione simile al non voto». In effetti, votare per Forza Italia alla Camera è praticamente inutile per chi voglia far eleggere un radicale, a meno che la propria circoscrizione non sia Piemonte 1. E al Senato, nelle poche regioni dove saranno presenti, i Riformatori Liberali non hanno nessuna chance di superare il 2% e ottenere eletti. Diverrebbe quindi un voto alla coalizione in quanto tale, a beneficio dei più presentabili come dei meno presentabili. Peggio: intestardirsi a votare per il centrodestra significa votare chi ha escluso anche i pochi, coraggiosi radicali, che avevano fatto un atto di fiducia, evidentemente mal riposta, verso Berlusconi.

Sul campo di battaglia rimangono morti e feriti da soccorrere, perché è dell'esercito liberale che si tratta, sono sempre i "nostri" ragazzi.

9 comments:

Robinik said...

Ne è valsa la pena?
Ti dico la mia. C'è molto più onore in chi lotta per quello in cui crede rispetto a chi cerca solo poltrone.
Preferisco vedere il valore di persone che per difendere le proprie idee sono disposte a perdere piuttosto del tuo (e vostro) pensiero a 90°

JimMomo said...

Onore, disonore. Bah...

Mario, è andato storto che a Berlusconi dei radicali e dei liberali, degli ideali che conosciamo, non importa un fico secco. E stavolta non aveva neanche la scusa di Pannella e la Bonino. Dico, visto com'è andata (neanche due seggi sicuri), non ci stava meglio una rottura?

Comunque sono d'accordo, nessuno sconto alle due coalizioni. A noi non è dato altro che continuare a postare postare postare. A questo punto però speriamo in più radicali possibili in Parlamento, che ce ne sarà bisogno.

Anonymous said...

dispiaciuto perchè (sono, sarei, sarò?) intenzionato a votare i RL, dico: partivano da una posizione di debolezza. Da un punto di vista politico (cinismo), Berlusconi ha solo fatto quello che ritiene logico: i RL non portano voti, se non pochissimi. E in un momento in cui i seggi vanno dati a chi ha visibilità per accaparrarseli, darli ai RL poteva essere un rischio (visto soprattutto la poca dote che portavano).

Dispiaciuto, dico: questa è la politica che, come insegna Machiavelli, non è fatta per signorine.

se serv per battere il nazi-comunismo dell'Unione: ben venga. aa

Jinzo said...

Tranquillo Jim lasciaci pure lì. Non ci aiutare.
Rimaniamo feriti sul campo di battaglia.Ma mai del tutto annientati.

In tutti i casi non siamo i vostri ragazzi.
Semmai i vostri migliori nemici.
Non siamo ragazzi socialisti: siamo ragazzi liberali.
E sentire Cappato oggi alla tribuna politica mi ha fatto capire che il liberalismo è morto da tempo in questo Paese.

Anonymous said...

Non vedo dove sia la sorpresa, in Italia i veri liberali sono 3 o 4, ed in Europa pochi di più...Berlusconi è un monopolista che ha principalmente messo a posto i suoi interessi e le sue beghe giudiziaria, i liberali, grazie al cileo, sono un'altra cosa.
Sono contento per Della Vedova, penso che sarà molto più felice ritrovarsi in parlamento con il buon Pannella piuttosto che con i camerati della Mussolini.

Anonymous said...

Io ero già molto scontento per l'inclusione della marmaglia neofascista nel polo, adesso sono ad un passo dall'astensione totale.

salvio said...

«In tutti i casi non siamo i vostri ragazzi. Semmai i vostri migliori nemici.»

Addirittura?

Anonymous said...

mi spiace...
signor AA, nell'unione ci sono i comunisti, i nazi stanno dall'altra parte

Anonymous said...

HAI RAGIONE! Volevo votare i riformatori liberali, ma essendo del Lazio1 ho avuto la "bella sorpresa" della loro eliminazione.
Ben conscio delle dirette responsabilità di Berlusconi, vendutosi alla Chiesa, ossia la corporazione più potente e illiberale del mondo, ho votato Rosa nel Pugno!
Non avrei mai pensato di votare a sinistra... Quando Berlusconi la smetterà di inciuciare con il Vaticano sarà sempre troppo tardi!