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Wednesday, September 20, 2006

Secchiate d'acqua

La mia secchiata d'acqua gelata sulla missione del Governo italiano in Cina è oggi su L'Opinione (pagina 7). D'altronde si sa, giro con la patente falsa.

14 comments:

Anonymous said...

Fede, non per fare polemica, ma non condivido il senso di molti interventi fatti in questi giorni su questa storia dell'embargo.

Non ti considero uno dei fungacci spuntati d'ottobre, ma spero coglierai nel mio intervento il senso di una critica mirata.

Un saluto,
Tommaso
http://inoz.ilcannocchiale.it

Unknown said...

Ma anche col secchio giri?
;)

Non èche al posto dell'acqua andrebbero meglio dei cubetti di ghiaccio di dimensioni copiscue?

JimMomo said...

No, in effetti non l'ho colto. Si vede che non mi riconoscevo affatto in coloro verso i quali muovevi le tue critiche.

Hai letto il mio articolo? Devo supporre (sperare) di no. Le mie non sono critiche moralistiche o buoniste sui diritti umani e proprio nel mio articolo (e in pochi altri devo dire) si va al cuore della questione. Che riguarda Tienanmen per il passato e Taiwan e i rapporti transatlantici per il futuro.

Se permetti, è dal 2004 che scrivo post sulla questione dell'embargo.

Pensi che mi accontenti di qualche dichiarazione d'intenti sui diritti umani? Ho specificato fin da venerdì che non m'importava di quelle, ma che aspettavo Prodi al varco sull'embargo.

La mia è un'analisi politica precisa: la questione democrazia e diritti in Cina non è disgiunta dai problemi economici e commerciali; la questione embargo e Taiwan al nazionalismo cinese. E ti renderai conto che a una potenza emergente, non democratica, ben armata, che percepisce di non avere freni, possono venire tentazioni.

Non è che a Prodi sono mancate le parole giuste. Non è che la Bonino doveva dire qualcosa in nome dei diritti umani. E' che quelle due prese di posizioni dànno una precisa impronta alla politica estera italiana. E non la condivido, ma che ho avanzato queste critiche "in nome di una morale che per buona parte non coglie il cuore della questione"... beh cado dalle nuvole.

Unknown said...

A mio parere bisognerebbe sempre chiedere la fedina penale di un paese quando si incominciano rapporti di qualsiasi tipo, specie quelli commerciali.
La fedina penale cinese è sporca , e se proprio bisogna allacciare una qualsivoglia relazione economica , bisognerebbe prima chiarire certe vicende politiche legate ai diritti civili e umani calpestati giornalmente .
Come dici bene , è importante non dare troppo spazio ad un paese grande, armato,potente a livello economico , con una poltrona influente all'Onu. Capire di non aver freni di nessun genere puo' portare scompensi alla sinapsi. Potrebbe già, essere troppo tardi.

Anonymous said...

bah...nihil sub sole novi...evidentemente vige ancora il famoso detto...parigi val bene una messa. non mi stupisco tanto della variegata corte dei miracoli che ha accompagnato il nostro presunto primo ministro nel tour cinese; per un piatto di lenticchie venderebbero madre, sorella e pure il cane da guardia...mi stupisco che nessuno, ad oggi, a meno che non mi sia sfuggito ( ed è probabile perché non sto sempre appresso alle sciocchezze altrui, mi bastano le mie...), dicevo...nessuno ad oggi ricorda che già nel dicembre 2004, nonno ciampi, nel bel mezzo di quella piazza che non era rossa di natura ma che è diventata tale, grazie al sangue che vi è stato sparso sopra...parlo di piazza tien an men...nonno ciampi medesimo, senza perifrasi e cedimenti...aveva già spalancato le porte alla fine dell'embargo verso la cina...ahé, anche in quell'occasione si parlava di armi, mica di involtini primavera!!! nonno ciampi dixit: "ho confermato al presidente hu jintao che l'italia guarda con favore all'abolizione dell'embargo sull'esportazione delle armi e lavora attivamente per renderla possibile".

evidentemente vogliono solo portare a compimento l'opera.

ma la cosa più patetica di allora, come di oggi, fu la giustificazione di nonno ciampi: "la comunità internazionale deve far fronte con unità di intenti alle gravi minacce alla pace ed alla sicurezza collettive. la cina e l'italia condividono la visione di un sistema multilaterale più efficace fondato sulla centralità dell'onu".

ho capito bene? cosa condivide con noi la cina???
credevo fosse stato solo un preludio alla naturale senilità di un uomo anziano...ma ora, col senno di poi...considerando i propositi di chi ci governa e la cultura politica che li accompagna...credo che il tutto, da ciampi in poi, passando per prodi e montezemolo, con tutta la risacca schiumosa che ha accompagnato l'attraversata transoceanica...il tutto, dicevo, credo che significhi una sola cosa ovvero: la cina è un partner, politico e commerciale, prezioso assai, indispensabile per affiancare un secondo polo mondiale all'onnipotente strapotere statunitense.

per me, queste intenzioni, equivalgono a conati di vomito ( scusate la poca eleganza della mia definizione )...non fosse altro che la legge 185/90, una legge della nostra benecomata repubblica, mica delle barbados...praticamente vieta l'esportazione di armi verso i paesi dove i diritti civili sono calpestati, ancor peggio se pendente un embargo onu.

ma si sa...le lenticchie sono buone...


ciao.


io ero tzunami...

JimMomo said...

Questo è un blog che ha memoria di sé: http://jimmomo.blogspot.com/2004/12/leuropa-vende-la-faccia-alla-cina.html

Anonymous said...

Finalmente online ciò che Berlusconi dice da anni ma che tutta la stampa, a lui ostile, non ha mai voluto riportare!

http://caosekosmos.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=1171835

Anonymous said...

Che belle parole!

Ma, di grazia, sapreste dirmi chi forniva le armi a Saddam?
E chi le forniva a Bin Laden?
E sapete con quali armi si è svolta la guerra tra la giunta militare Argentina e la task force della Maggie tanto cara al nostro Jim?

Senza offesa, ma questo vestirsi da mammolette solo quando conviene è semplicemente ridicolo.

Lo stesso vale per il post sul 'putiniano'.
Non si regge in piedi.
Se a Prodi non è riconosciuta la forza di un leader, come possiamo riconoscergli la forza di spacchettare la Telecom e distribuirla a suoi amici a 4 lire?

La rete delle reti è una idea economica molto sensata. Perchè non è detto che questa rete deve essere pubblica. E perchè la separazione tra rete e gestori di accesso favorisce i processi di liberalizzazione.

Tronchetti sentiva sul collo l'aria nefasta (c'è stato un morto e i vertici Telecom sapevano chi era indagato e perchè) dello scandalo intercettazioni.

Ha applicato alla virgola l'insegnamento Berlusconiamo: fingersi vittima di una macchinazione allo scopo di farla franca.

Ma non prima di aver varato un piano di riorganizzazione in cui, a discapito dei piccoli azionisti, ci guadagnava solo lui e i Benetton.

Ed infine, consiglio al caro Jim, di leggersi o di indagare, foss'anche per pura curiosita, sui rapporti tra la Pirelli Real Estate e la Edilnord dei Berlusconi.
Troverai vendite di immobili a prezzi... diciamo così... interessanti... e con una tempistica... diciamo così... un po sospetta :-)

Ti avvero però che queste cose non le pubblicano sul Foglio.

Senza offesa.

Anonymous said...

Ho letto adesso il tuo articolo, ieri sera invece ti avevo sentito leggere un post a Blogroll riguardo al tema in questione.

Quello era un post (non ricordo il blog che l'aveva scitto) da cui traspariva una conoscenza molto sommaria delle cose oggetto dello scrivere.

Il tuo articolo mi pare calibrato in maniera molto più accorta - che denota una ben maggiore conoscenza delle vicende in questione - e per buona parte ne condivido il senso.

Trovo un pò troppo esgaerato - tuttavia - questo giudizio: "Con l'aggravante, in questa occasione, di due pesanti prese di posizione in campo strategico che danno una precisa impronta anti-americana, anti-democratica, filo-dittature alla politica estera italiana".

Mi sembra piuttosto eccessivo.

Per il resto fai bene a non riconoscerti nei fungacci di cui sopra!
Te sei un bel porcino! ;)

Tommaso

JimMomo said...

Prodi vuole togliere l'embargo delle armi alla Cina: dimenticata Tienanmen? (Libero pensiero)

Come dice il Papa, "si trattava di una citazione di un testo medioevale, che non esprime in nessun modo il mio pensiero personale".

A parte gli scherzi, vedi che non l'avevi letto l'articolo?

Il giudizio pesante si deve al fatto che Prodi ha dato al Governo cinese un sostegno a due pilastri della sua strategia. Insomma, non robetta. Pensa se avesse detto a Saddam di condividere la politica di "un solo Iraq" nei confronti del Kuwait. Non è forse una politica filo-dittatura?

ciao

Anonymous said...

Ma Saddam non era Hu Jintao!
Cmq adesso voglio leggermi questa cosa della patente falsa, perchè in effetti oggi Bordin è sembrato un pò cattivello nei tuoi confronti e forse la mia mala interpretazione del tuo pezzo era dovuta anche al taglio che l'Artista aveva dato nel presentare il tuo pezzo.

Anonymous said...

lo so che questo blog ha memoria di sè...è per questo che lo seguo.

è la prima volta che intervengo ma ti ho letto spesso, da parecchio tempo.

nella miriade di agorà virtuali che albergano nei meandri della rete...gestite da piazzisti di ogni genere...tu sei 0k.

non ti conosco ma mi sembri una brava persona, libera soprattutto.

e comunque, quanto alla cina, non c'è governo che tenga...le lenticchie piacciono a tutti, sia che siano servite da sinistra sia da destra.

l'importante è che il cameriere sia munito di adeguata livrea...

ciao.


io ero tzunami...

JimMomo said...

Grazie tzunami.

Anonymous said...

Intanto dai Radicali di lotta e di Governo solo misurate e seriose dichiarazioni e riduzione costante di iscrizioni e consensi.

Delle due l'una: o siamo dinanzi a un'improvvisa botta di potere (e mi pare non difficile...), o si tratta di un'altra delle battute autolesioniste di questi giorni.

A volte sembra che Tafazzi sia tra gli spin doctor di Pannella, Bonino, Capezzone e co...
Ma perché i Radicali vogliono cacciarsi nei guai?