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Thursday, September 17, 2009

Scambio Usa-Russia? La rinuncia allo scudo per il sì di Mosca alle sanzioni contro l'Iran?

Su il Velino

Una «buona notizia» questa mattina per Mosca. Il presidente americano Barack Obama ha deciso di ritirare il progetto di scudo antimissile le cui basi avrebbero dovuto essere installate in Polonia e Repubblica Ceca. Questa mattina a Varsavia una delegazione americana è arrivata al Ministero degli Esteri per informare ufficialmente il governo polacco della decisione, mentre il presidente Obama ha chiamato al telefono il premier ceco, Jan Fischer, per annunciargli il rinvio «a tempo indeterminato» del programma.

Ideato e sviluppato dalla precedente amministrazione Bush jr per difendere l'Occidente dai missili a lunga gittata iraniani, lo "scudo" è stato sempre avversato dalla Russia, che vi vedeva una provocazione inaccettabile ai suoi confini e all'interno di quella che una volta era la sua sfera d'influenza, ma che a Mosca è ancora percepita come tale. Nel 2008 Washington si era accordata con Varsavia per il dispiegamento su territorio polacco, entro il 2013, di dieci intercettori di missili balistici a lunga gittata, e con Praga per l'installazione di un potente radar in Repubblica ceca.
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Non è da escludere però che l'accantonamento dello scudo da parte americana faccia parte di uno scambio più ampio: gli Usa abbandonano il programma dello scudo antimissile in Europa dell'Est; i russi aiutano gli Usa a fermare gli sforzi dell'Iran per dotarsi di testate nucleari e missili balistici. Solo due giorni fa il presidente russo Medvedev aveva per la prima volta aperto alla possibilità di nuove sanzioni nei confronti di Teheran, spiegando che «le sanzioni sono poco efficaci ma a volte inevitabili» e assicurando che la Russia «opererà responsabilmente» sul dossier nucleare iraniano. D'altra parte, l'ipotesi di uno scambio simile (rinuncia allo scudo per un "sì" di Mosca alle sanzioni contro Teheran), era già stata al centro di rivelazioni giornalistiche alcuni mesi fa. L'aprile scorso, infatti, il New York Times riportava di una lettera di Obama consegnata a mano direttamente al presidente russo Medvedev, nella quale il nuovo presidente americano avrebbe evocato l'idea dello scambio.

Lo scoop del quotidiano Usa fu prontamente smentito da fonti di entrambi i governi: la lettera esisteva, ma non vi sarebbe stata alcuna proposta di "scambio", solo indicazioni su come fare progressi nel dialogo tra le due superpotenze, e tra le altre anche sulle questioni dello scudo antimissile e del programma nucleare iraniano. Ma che nella lettera i due argomenti fossero collegati, oppure trattati separatamente, non sarebbe comunque la prima volta che la Casa Bianca si affida ad autorevoli organi stampa Usa (New York Times o Washington Post) come canali non ufficiali di comunicazione con Mosca. E' possibile quindi che dietro l'articolo del NYT ci fosse l'intenzione di sondare il terreno. E quanto meno la decisione di Obama annunciata oggi avvalora l'ipotesi di uno scambio.
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