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Wednesday, January 18, 2006

La Chiesa soffre la democrazia/2

I cardinali Ratzinger e Ruini«La Chiesa resta un alleato inaffidabile. Questo Papa combatterà il relativismo, non l'islamismo». Capirete l'immenso piacere di ritrovare le mie considerazioni - che la battaglia di Papa Ratzinger non può essere quella dei liberali - nell'ineccepibile e rigoroso articolo non di un pericoloso relativista, ma di Emanuele Ottolenghi, che il 21 dicembre scorso, tra l'altro, sanciva così il suo passaggio da Il Foglio, giornale caduto nell'«errore del neo-con che si fa teo-con», a il Riformista.

«Occorre chiarire un equivoco del lessico politico attuale: i neocon e i tecon non sono la stessa cosa. La posizione neoconservatrice ha articolato politiche guidate da un forte ideale liberaldemocratico tese a contrastare il riaffacciarsi sulla scena politica internazionale di un'ideologia totalitaria quale l'islamismo. Per i neocon, la promozione della democrazia e degli ideali liberali va sostenuta non solo a casa propria ma anche altrove. (...) E non pochi tra i neocon hanno sostenuto l'importanza della religione come strumento di trasmissione di un sistema di valori che funga da baluardo contro il relativismo culturale. Non stupisce dunque che la visione neoconservatrice di un interventismo idealista a favore della democrazia sia stata abbracciata da molti europei, tra questi i teocon, promotori di un'alleanza tra conservatori filoatlantisti e la Chiesa: per i teocon la Chiesa cattolica è un alleato naturale nella lotta contro il relativismo culturale e secolarizzato di parte della sinistra, specie se esso si coniuga a pericolosi ammiccamenti nei confronti dell'islamismo.

Ed è qui che nasce l'equivoco. La Chiesa cattolica non è la stessa cosa delle chiese protestanti americane, né essa offre una lunga tradizione di dedizione ai principi liberali che fanno dell'America una democrazia liberale e al contempo una società religiosa dove le istituzioni religiose hanno una lunga storia di sostegno della separazione tra stato e chiesa. Tutt'altro. La Chiesa cattolica si è distinta in molti contesti di tirannia come contraltare di libertà, come fu il caso dell'Europa dell'est. Ma appena ritorna l'agognata libertà, la posizione della Chiesa torna a promuovere la propria egemonia spirituale sulla società. Il Vaticano potrà forse lottare contro la deriva relativista di parte dell'Europa. Ma il suo obbiettivo non è tanto la difesa dei valori occidentali (che sono anche laici) quanto una nuova cristianizzazione dell'Europa.

I teocon difendono a spada tratta le posizioni della Chiesa su temi morali quali l'aborto, la fecondazione artificiale e le cellule staminali, quasi che così facendo difendessero l'Occidente stesso dalla marea oscurantista islamista. Ma difficilmente si troverebbero, su quei temi, in disaccordo con gli islamismi. Il modello neocon invece non si spinge a tanto: sostiene certamente chi accetta la fede religiosa (quale forza positiva e buon antidoto contro il nichilismo che pervade oggi l'Occidente) ma rifiuta di sottomettersi alla sua lettura oppressiva, illiberale e prevaricatoria. (...) E anche se il Vaticano di oggi non è il Vaticano di Paolo IV, Pio IX o Pio XII, esso rimane un alleato inaffidabile nella lotta contro l'islamismo. Questo papa lotterà contro il relativismo forse, ma non a difesa della democrazia nella lotta contro l'islamismo: a giudicare dal silenzio della Chiesa sul tragico fato dei cristiani nelle terre dell'Islam, si limiterà a farlo in nome di un ritorno dell'Europa a quelle radici cristiane che i teocon, nel loro grande equivoco, ritengono essere la matrice originale del pensiero liberale occidentale. Si sbagliano, finendo coll'offrire sostegno acritico a molte posizioni del Vaticano che non hanno nulla di moderno, occidentale o liberaldemocratico...»
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9 comments:

Anonymous said...

...premetto che non ho la fede in Cristo e che sono un mangia-preti...
1) "La Chiesa cattolica non è la stessa cosa delle chiese protestanti americane". Vero: infatti sono per l'abolizione del concordato e del riconoscimento statale delle fedi.
2) "La Chiesa cattolica si è distinta in molti contesti di tirannia come contraltare di libertà, come fu il caso dell'Europa dell'est. Ma appena ritorna l'agognata libertà, la posizione della Chiesa torna a promuovere la propria egemonia spirituale sulla società". La religione cura lo spirito, che è parte dell'uomo. La società americana è religiosissima ed è molto più permeata di cristianesimo della società europea. Ma è pure una società libera. Quindi Ottolenghi sbaglia.
3) Non riesco a capire cosa ci sia di "oppressivo, illiberale e prevaricatorio" nelle battaglie della Chiesa su aborto e la fecondazione artificiale e le cellule staminali. Io ho votato 3 sì e 1 no, ma credo che ciò che dice la chiesa è doveroso, in base alla parola di Dio. Sta allo Stato laico non abbassare le braghe. La battaglia anti-abortista in America è fortissima, molto più che in Italia. Lì le chiese non sono "oppressive, illiberali e prevaricatorie"?
4) il movimento neo-con è troppo vasto per poterlo semplificare come fa Ottolenghi.

Mi fermo qui che ho da studiare. GM

Martin Venator said...

vabbe'... mica e' un problema... capita a tutti di dire cose deliranti...stavolta e' capitato a Ottolenghi... non me ne farei carico... o si? :-)

Anonymous said...

Finalmente una analisi lucida su questo argomento.
Complimenti

Anonymous said...

ma fatemi il piacere...capisco che dopo il referendum avete tutti giurato vendetta alla chiesa,ma voi nel momento di maggiore virulenza della jihad mondiale non sapete altro che fare anticlericalismo da 1800...tornate sul pianeta terra

CampaniArrabbiata said...

Questo post è la dimostrazione che la battaglia contro il relativismo è necessaria!

Anonymous said...

Non risulta che compito della Chiesa sia la battaglia per la democrazia. Pero’ e’ vero che la cultura cristiana promuove la democrazia in America; ed e’ vero che la democrazia Americana e’ la base della lotta all’islam terrorista. Se questo vale per l’America, anche per l’Europa dovrebbe valere, ma non e’ cosi’ La ragione e’ che in Europa il messaggio cristiano e’ attenuato dal “relativismo”. C’e’ chi vede in questo la causa della debolezza europea nella lotta all’islam terrorista. Anche Ottolenghi sembra essere di questa opinione. I liberali alla Giuliano Ferrara, (tanto per parlare fuori dai denti), propugnano l’affermarsi della cultura cristiana per portare l’Europa, (be’, qualche italiano), al livello della societa’ Americana. In altre parole: l’Europa e’ in ritardo, l’acceleratore e’ il cristianesimo. A me pare un buon programma.
Omnia munda mundis.

Anonymous said...

A me pare che la democrazia la soffrano i radicali: bocciati al referendum, al 2.5 % nei sondaggi dopo la congiunzione astrale coi socialisti...
tira davvero una brutt'aria, veh!
Stefano

Anonymous said...

Quanta superficialità.

Il "Relativismo" come lo descrive Benedetto XVI è solo uno spaventa passeri appositamente creato per permettergli di sparare contro il liberlismo.

Il relativismo come dovrebbe essere inteso in uno stato liberale non significa TUTTE le idee e TUTTI i comportamenti sono uguali.

Significa che tutte le idee sono uguali fino a quando il confronto con la realtà non ne falsifica alcune (vi ricordate Popper?)
e che tutti i comportamenti hanno pari dignità fino a che non sia provato che danneggiano un terzo.

Relativismo significa che lo stato laico al di là di queste semplici regole si astiene dal dare giudizi etici o di valore sui comportamenti dei singoli.

Non da la preferenza a nessuna particolare scala di valori o etica lasciando liberi i cittadini di vivere come preferiscono.

E' la TOLLERANZA delle idee degli altri

E solo questo.

L'affermazione poi che possiamo vincere il pericolo Islamista riscoprendoci Cristiani è una delle peggiori sciocchezze che si possano dire.

Un confronto su queste basi sarebbe davvero una guerra di Religioni.
Uno scontro ridotto alla decisione se la Parola di Dio sia nel Corano o nella Bibbia...

Una guerra al limite del ridicolo per decidere se il venerdi bisogna mangiare di magro o invece non bisogna mangiare maiale per tutto l'anno.

L'unica maniera per vincere l'Islamismo è infettare il mondo islamico col germe della TOLLERANZA.
Mostrargli come si vive molto meglio se la religione diventa un fatto della propria anima privata senza tentare di imporre agli altri con la forza un UNICA ASSOLUTA VERITA' DIVINA, una delle molteplici, infinite e sempre differenti che l'umanità ha seguito nel corso della sua storia.

Anonymous said...

Ombrone: quante chiacchere solo per dire che bisogna essere più TOLLERANTI,sai che scoperta! Guarda che non è il Papa ad avere inventato che una volta decisa la norma in democrazia,tutti ci si devono attenere...anche se non ti piace la norma.