«Ci sono due conti alla rovescia in corso a Teheran: uno, molto veloce, è quello della bomba; l'altro, molto lento, è quello della rivoluzione democratica. Il dilemma è semplice: quali politiche adottare per rallentare il primo e accelerare il secondo, di modo che l'Iran arrivi al rovesciamento del suo regime, prima che il regime arrivi a produrre la bomba?»
Prosegue oggi, con un suo nuovo articolo, la collaborazione di Emanuele Ottolenghi con il Riformista, dopo l'uscita di corsa dal Foglio. Le tesi, anticipate sul sito, promettono di essere brillanti almeno quanto quelle sull'«errore del neo-con che si fa teo-con». La questione iraniana non è il nucleare in sé, ma la rivoluzione democratica, il rovesciamento della mullahcrazia.
SEGUE
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