«A che serve oggi parlare di fascismo e antifascismo?» Se lo chiede Michele Lembo in un editoriale su Notizie Radicali. Serve a indagare «quell'aspetto, quel carattere che nel "paese delle Controriforme" che è l'Italia, è forse uno dei tratti identitari più rintracciabili nella nostra vicenda storica, quel tratto fascista in senso quasi astorico, cioè quella propensione ad organizzarci ricorsivamente in senso ademocratico, illiberale, corporativo, immobile, clericale».
In particolare Bandinelli, ricorda Lembo, in una recente intervista a Radio Radicale si soffermava sul «carattere di profondità, di intimità tra fascismi e comunismi» nella storia italiana, «fascismo e comunismo sono stati due mondi che nella loro realtà storica hanno avuto modo di eleggersi quali interlocutori, quali soluzioni consapevolmente "compossibili" di un mondo giudicato da entrambi, da comunisti e fascisti, il mondo liberale, in crisi irreversibile». «L'antifascismo nero»
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