Tutto fa gioco alla maggioranza, persino il presidente Napolitano. L'intronato del Colle mette a segno il dispettuccio di rovinare la festa già sobria sul federalismo, rispedendo al mittente il decreto non - come purtroppo crederanno in molti - per la presunta bocciatura di ieri in bicamerale, ma per un cavillo procedurale della legge delega. Così facendo il presidente si presta al gioco sporco di far credere alla gente che sia illegittimo da parte del governo approvare il federalismo anche senza il parere positivo del Parlamento, ma non si rende conto di fare il gioco della maggioranza (in vista l'ennesima "fiducia" in aula) e, in particolare, di ripagare la Lega con voti sonanti.
Non so se anche questa volta la strategia di difesa e contrattacco scelta da Berlusconi avrà successo, ma è l'unica sensata da tentare: governare, governare, governare. Ha sbagliato tutto su Fini, ma su questo Ferrara ci ha visto giusto: l'unica risposta ai "guardoni" è governare, o almeno provarci contro tutto e tutti. Contro le procure politicizzate, contro il fango dei media; contro le opposizioni pregiudiziali che hanno fallito l'ennesimo colpo del ko (non votando il parere sul federalismo qualcuno pensava di indurre Bossi a staccare la spina, ma il leader leghista ha fiutato e sembra essersi convinto della strategia di Berlusconi); e, da ultimo, nonostante il presidente Napolitano.
Il "racconto" che sta già andando in scena, per l'ennesima volta, e che rischia di caratterizzare un'eventuale campagna elettorale - lascio a voi giudicare se e quanto verosimile o frutto solo di abilità comunicativa - è quello solito di un Berlusconi che tenta di "fare" contro tutto e tutti, ma non lo fanno governare perché "è tutto in mano alla sinistra". Di chi sarà la colpa se si tornerà al voto? Le opposizioni - e non solo - ci stanno cascando di nuovo. Se è questo lo scenario verso cui andiamo, la campagna elettorale sarà sì in salita per Berlusconi - e non è detto che rivinca, perché gli italiani sono esausti e lievemente incazzati - ma avrà dalla sua il suo argomento preferito: fondato o meno che sia, la persecuzione politico-mediatico-giudiziaria nei suoi confronti. E con la Lega pronta a capitalizzare - almeno al nord - i voti in uscita dal Pdl. Insomma, l'insistenza di Berlusconi nel voler andare avanti, il rilancio sulla crescita economica e la riforma del fisco, la sorprendente pazienza di Bossi, tutto va letto in questa chiave.
Se si riesce a governare, se passano le riforme, tanto meglio. Altrimenti, siano gli oppositori di ogni dove e rango (partiti, procure, giornali) ad assumersi la responsabilità del ritorno alle urne. Questo è il film che il centrodestra sta girando, e nel quale tutti - dal Pd al Terzo polo, dalle procure fino a Napolitano - sembrano essere già entrati nella parte più congeniale al protagonista: Berlusconi.
UPDATE:
Come volevasi dimostrare. Calderoli: «Se verranno presentati dei documenti sulle comunicazioni del governo sul federalismo municipale, allora io chiederò il voto di fiducia nel Consiglio dei ministri». Se passa, nuova vittoria del governo; se non passa, il governo cade sul federalismo. C'è altro da aggiungere sul capolavoro di Napolitano?
9 comments:
mi scusi dottor Punzi ma non concordo con lei.
l'intervento di Napolitano era doveroso, in quanto per legge il governo avrebbe dovuto presentare la relazione alle camere prima di procedere all'emanazione del d lgs.
sbaglia quindi Berlusconi? no, perché la stasi in commissione lo obbligava ad una reazione.
il problema è quello della composizione delle commissioni parlamentari, oggettivamente troppo sbilanciate nei confronti dell'opposizione.
e qui entra in gioco fini ... bravo oratore, per carità, mediocre tattico e stratega inesistente
raf
Sono d'accordo, ma infatti nel post discuto l'opportunità politica della decisione di Napolitano, non la legittimità, essendo effettivamente quel cavillo presente nella legge. Avrebbe potuto emanare, raccomandando comunque al governo di passare alle Camere per le comunicazioni.
vede, a mio avviso la scelta di Napolitano sul punto era vincolata.
non saprei dire se si tratta di una brillante strategia di B&B (Bossi e Berlusconi) diretta ad imporre al Presidente di assumere una decsione che potesse essere da loro utilizzata dal punto di vista propagandistico, oppure una circostanza assolutamente casuale.
in ogni modo l'unica opzione disponibile per il capo dello stato era quella.
ecco, forse la critica a Napolitano può essere di essersi messo lui nella condizione di consentire a B&B di "giocare in casa".
quindi la contestazione deve essere fatta a monte: perché non ha mai preso posizione sulla composizione delle commissioni parlamentari (troppo sbilanciate), nelle quali a fronte di una maggioranza esistente, non viene riflettuto tale equilibrio (arrivando ai palesi eccessi della commissione di controllo sui servizi segreti ove il governo è addirittura in minoranza)?
ecco dove può e deve essere criticato napolitano: possibile che nella marea di esternazioni (di validità non sempre cristallina) mai abbia ripreso il presidente della camera per imporgli un riequilibrio della composizione delle giunte?
raf
p.s. forse la critica a Napolitano deve essere più ampia: perché, anche a fronte di evidenti eccessi delle parti avverse, non ha mai preso posizione in favore di Berlusconi?
valgono le teoria dei vasi di coccio e di quelli di ferro o che il coraggio uno non se lo può dare di manzoniana memoria?
oppure perché chi nasce tondo non può morire qudrato? bah: ai posteri l'ardua sentenza...
FORSE i sinistri non si sono accorti che il governo HA GIA' OTTENUTO IL SI DEL PARLAMENTO PER IL FEDERALISMO....IN ENTRAMBE LE CAMERE.
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questa è una LEGGE DELEGA .
significa che il parlamento ha votato che il governo facesse questa legge .
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ORA se ne darà comunicazione , e non voto , al parlamento ....ed AMEN
Ricordo che non si accettano commenti gratuitamente provocatori, né tanto meno minacce di denuncia (altro che "pacata indignazione!"). Per le quali, se proprio non si resiste, c'è l'indirizzo e-mail.
Prendo atto che alcuni lettori non hanno gradito il sarcasmo nei confronti di Napolitano. E' un blog, ironia e sarcasmo sono ingredienti d'uso quotidiano.
Io sono un inguaribile ingenuo, ma secondo me Napolitano non fa ragionamenti (principalmente) politici. Può anche essere che i risultati prospettati in effetti vadano a favorire la maggioranza e che Napolitano non voglia questo, ma va a suo merito che non per questo rinunci a far rispettare quel che ritiene istituzionalmente corretto.
hai un bel da dire che il mio intervento è gratuitamente provocatorio punzi, dare dello stupido in modo gratuito al capo di stato è un insulto bello e buono. Il vilipendio a capo di stato è reato, e mi ritengo offeso perché stai insultando una figura istituzionale del mio paese.
Ti do 24 ore per editare dopo di cui ti segnalo alle autorità competenti.
ECCOLI ...I SOLITI SINISTRI ....
se non la pensi come loro TI DENUNCIANO .
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perdenti siete e perdenti resterete a vita
pensiero piuttosto contorto.
berlusconi ha solo due opzioni. andare a elezioni e perdere.
rimanere al governo, cuocersi ancora di più, andare a elezioni e straperdere.
a lui la scelta. nel tentativo come sempre e con l'unico interesse di sfangare i processi.
p.s. per la cronaca la legge delega che il parlamento aveva approvato prevedeva il parere favorevole della bicameralina...
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