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Sunday, July 01, 2007

Meglio tardi che mai

In questi giorni, finalmente, dopo sei mesi passati ad occuparsi unicamente di moratoria Onu della pena di morte, e un anno senza alcuna iniziativa critica nei confronti dell'operato del Governo Prodi - ciechi, sordi e muti sulla Finanziaria, sulle pensioni, sulle tasse, sulla spesa pubblica - anzi, trascorso a civettare sulla laicità con Boselli, Mussi e i comunisti, Pannella e Bonino si accorgono, quando forse è troppo tardi, del tema delle pensioni e che il governo sta per accontentare sindacati e sinistra conservatrice. Si sono forse accorti di avere sbagliato linea in tutti questi mesi, ignorando i danni dell'attività del governo di cui fanno parte?

Convocano alla Camera una conferenza stampa per dire che lo "scalone" non va abolito. Si rivolgono a Prodi, senza accorgersi che Prodi è il responsabile più che la vittima, che per difendersi da Ds e Margherita governa appoggiandosi alla sinistra massimalista. E vivono un giorno da opportunisti, dopo 400 da "ultimi giapponesi", inseguendo frettolosi quella linea di scontro con la sinistra conservatrice e i sindacati che Capezzone sta tentando di perseguire da mesi e che doveva rappresentare il ruolo dei radicali nella maggioranza, per la riforma della sinistra.

Durante la conferenza stampa non può non venire fuori che la proposta di legge radicale sulle pensioni è quella che reca come prima firma quella di Capezzone: «C'è una proposta di legge che ha naturalmente come primo firmatario Capezzone, poi l'intero gruppo di radicali della Rosa nel Pugno, Benedetto Della Vedova e altri, Tabacci, e su quella si lotterà, come siamo abituati a lottare», dice Pannella. Una proposta di legge bipartisan che prevede il pensionamento a 65 anni per tutti dal 2018. E Capezzone? No, Capezzone non c'era, il reprobo. Al suo posto Pannella, Emma Bonino e Rita Bernardini erano accompagnati da Roberto Cicciomessere, animatore del think tank Welfare to work, arruolato in fretta e furia dopo che per un anno e mezzo non l'hanno degnato nemmeno di uno sguardo.

16 comments:

Anonymous said...

Ma se ne sono accorti veramente? Da due giorni non fanno altro che sputare addosso a Capezzone.

Ephrem said...

Mi sembra una scena del dormiglione di Woody Allen...

Anonymous said...

Dire che i radicali si occupino da una settimana di pensioni, tasse e spesa pubblica è dire in palese malafede.
Se poi lo dice uno che l'archivio di RadioRadicale lo dovrebbe quantomeno non ignorare, allora si capisce ancora meglio che stiamo ai livelli della diffamazione premeditata.

C'è ancora chi parla di blogger come watchdog della democrazia, qui ormai siamo ai blogger-cagnolino. In Italia tutto subisce un'involuzione! ;)

Valerio

Anonymous said...

Il post non dice questo. In malafede sei tu.

Anonymous said...

complimenti per il tuo intervento di oggi, veramente.

Anonymous said...

Ridicola l'interruzione di Rita: "Chi era il Segretario? Chi era il segretario?". Come se lei non avesse approvato la decisione di andare con Prodi.

Anonymous said...

x perduca bamboccio...

Faceva tenerezza pure il titolare del blog che diceva: "Non sono tenuto a rispondere! Non è un dibattito", o no? ;)

JimMomo said...

Non mi aspettavo tutto questo ascolto ;-)

Ma andiamo con ordine.

Valerio, suvvia, per chi mi hai preso? Eccerto che i radicali non da oggi parlano di pensioni e riforme economiche (riascolta il mio intervento!). Qui si sta parlando di quali temi sono stati qualificanti nei rapporti con Prodi e in questo anno al governo. Per me la risposta è nessun tema, nemmeno la laicità.

Yoshi, grazie! Non è stato facile...

Certo anonimo, facevo "tenerezza", ma è ovvio che intendessi dire che gli interventi in un Comitato non si devono trasformare in un battibecco tra chi ha la parola e chi interrompe dalla sala. Invece questo Comitato è stato caratterizzato da continue interruzioni da parte di bisbetici e guardie svizzere.

Anonymous said...

Esattamente. Il comitato è stato disturbato dal continuo abbaiare dei cagnolini da guardia. Quattro gambe buono, due gambe cattivo! Quattro gambe buono, due gambi cattivo!

Detto questo è inutile che Capezzone continui a chiedere se i radicali non si siano zerbinati un po' troppo e se non sia il caso di correggere la rotta. Le risposte (affermativa la prima, negativa la seconda) gliele ha già date la Bonino, allorché ha avuto lo stomaco di elogiare il DPEF e di affermare che Prodi "è un premier esperto, paziente, legittimato ad agire. Confidiamo in lui. Siamo certi che un ex presidente della Commissione europea difenderà la credibilità internazionale del Paese".

Anonymous said...

Ma nessuno si rende conto che si sta parlando della scissione dell'atomo (senza neppure un briciolo di energia sprigionata)?

Ma Capezz dove crede di andare?
Ahivoglia a dirsi bipolaristi convinti!
In Italia l'unico bipolarismo convincente è tra parassiti di Stato e dello Stato da un lato e produttori non assistiti di ricchezza dall'altro.
Tutto il resto è fuffa...

Capezz. non va in Parlamento perchè ha capito bene che la politica in un paese che non è una democrazia e non è affatto liberale non si fa in Parlamento.

Il nostro, diciamocelo con chiarezza, non è nè il Parlamento, nè il sistema politico di una moderna democrazia liberale occidentale.
E' un'altra cosa, una finzione, una mistificazione degenerata, una forma vuota senza sostanza e spesso anche senza forma.

Adesso al Corriere ed a chi gli sta dietro conviene, da novelli marziani, parlarne ai quattro venti come di una casta, altri, inascoltati, per decenni dissero partitocrazia, ma ora ne fanno parte, seppure trattati da parvenu e travet, e non sono più credibili.

Che altro dire?
Non c'è nè vera democrazia nè vera libertà.
Ci tocca sopravvivere.

Anonymous said...

offtopic ha detto (...) Capezz. non va in Parlamento perchè ha capito bene che la politica in un paese che non è una democrazia e non è affatto liberale non si fa in Parlamento. (...)

allora è vero che è stato costretto a fare il deputato e poi il presidente di una delle più importanti commissioni parlamentari. povero capezzone!

Anonymous said...

VALERIO ECCOLO QUI!
SEI UNO DEGLI ULTIMI GIAPPONESI
ARCHIVIO DI RADIO RADICALE?
LA POLITICA NON SI FA SU RADIO RADICALE...
MA mi faccia il favore signor valerio... suvvia un poco di onestà intellettuale.
ALEX

Anonymous said...

X Alex

La politica non si fa con RadioRadicale. Ma di fronte a slogan e sparate, parlano i documenti.

Tutto qui, non siamo d'accordo?

Anonymous said...

BAU! BAU! BAU!

ettore said...

"..Ma Capezz dove crede di andare?.."

Dove andrà Capezzone non è da sapere ora, e personalemente non me ne frega una cippa.

Quello che conta e che si è già ben capito dove stanno andando i Radicali.
Nel cesso! Nel cesso hanno buttato tante campagne libertarie.
Per cosa ?
Per salvare la faccia nel aver scelto Prodi ?
Ad un bambino bastavo 100 giorni per capire che questo era il peggior governo, almeno, degli ultimi 20 anni.

Adesso parlano di Scalone ?
Che miseria! Si sono azzardati a parlare di scalone solo quando l'altro padrone (D'Alema) ha tirato in ballo l'argomento.
Sperano così di aver affrontato una discussione dove magari poi riscono ad averla vinta (non per loro) e così poi poter accodarsi tra i 'vincitori'.

Come prima non c'era solo Saddam Hssein da slavare dalla forca, perchè non alzano la testa (ormai sempre chinata) e gridano delle scellerate imprese del governo.

Una per tutte:
Politica estera. Rapporti con Israele.
Ma per la miseria, Emma e Marco, hano sentito quello che Dini ha detto al termine del viaggio in Siria ed in Iran ?
Perchè non fanno una conferenza stampa dove dicono che Dini (e D'Alema che l'ha preceduto) si è bevuto il cervello!

JimMomo said...

Valerio, noto che la mia precisazione ti ha lasciato senz'altri argomenti che "bau bau bau"-