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Monday, September 05, 2011

De Brontoli

Grande mobilitazione facebookiana per la libertà di stampa, contro il «bavaglio» imposto dalla Cgil al solo Corriere della Sera, punito personalmente dalla segretaria generale Camusso per la sua linea nei confronti del grande sindacato. Solo ai poligrafici che stampano il Corriere infatti la Camusso non avrebbe concesso la deroga. Così almeno la racconta il direttore de Bortoli. Nessuna simpatia per lo sciopero della Cgil, ma mi riesce difficile credere che de Bortoli non abbia i mezzi per fare uscire ugualmente, in qualche modo, il giornale, almeno qualche copia simbolica. Magari, se proprio non si riesce con le maestranze presenti (che non saranno mica tutte della Cgil!), solo in pdf, come suggerisce il mio amico Salvio, scaricabile a tutti dal sito internet e sugli smartphone.

No, la sensazione è che de Bortoli non abbia gli attributi, che non abbia alcuna intenzione di ingaggiare una battaglia per la libertà che rivendica, né di inimicarsi il sindacato. Che preferisca quindi elemosinare un po' di solidarietà a buon mercato in nome della libertà di stampa. Diciamo che questi scioperi in cui gli "scioperati" (più che gli scioperanti) pretendono di impedire di lavorare anche a chi vorrebbe farlo, sono un tantino illiberali, ma che la libertà bisogna anche avere le palle per difenderla. Ma cosa volete, il caro de Bortoli se ne intende di terzismo, non di liberalismo.

3 comments:

Anonymous said...

La frase nevralgica è "Ed è stato minacciato un ulteriore sciopero nel caso si tenti di far uscire ugualmente il giornale con le maestranze presenti".
Ora, che il segretario del più importante sindacato confederale "minacci" un'azienda privata, come è il gruppo RCS-Corriere, di indire un nuovo sciopero se l'azienda fa lavorare chi vuole lavorare e fa uscire ugualmente il giornale, se è vero, certamente configura una presa di posizione MAI vista prima.
Ci sono sempre stati picchetti e blocchi che impedivano ai lavoratori di entrare, ma che il segretario generale tenesse in mano il bastone del "picchetto assoluto" questo no, io sinceramente non l'avevo mai visto.
A prescindere dal fatto che De Bortoli abbia o meno gli attributi, c'è da chiedersi, a mio parere, se davvero questa minaccia è stata fatta. Ciao Woody

JimMomo said...

La minaccia è verosimile e non mi risulta sia stata smentita. Dalla Cgil non ci si possono certo aspettare comportamenti democratici e liberali. Ma di fronte a una simile minaccia, e forte della legge, se fossi stato io il direttore avrei cercato di uscire. Secondo me invece sia la proprietà che il direttore brontolano ma in fondo non vogliono inimicarsi il sindacato. E allora non si venga a piangere.

Anonymous said...

In questo hai ragione. E' che il panorama è talmente pieno di conigli, che ... uno più uno meno ... Woody