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Monday, May 14, 2012

Il Pdl non ha ancora capito

Se per 17 anni hai fatto delle promesse ai tuoi elettori, e una volta al governo hai fatto puntualmente l'opposto, tanto da non riuscire ad evitare al Paese una pesante gragnola di tasse e uno stato di polizia tributaria, puoi anche chiamarti Berlusconi o Padreterno, ma la gente non ti crede più e se ne sta a casa aspettando che si presenti qualcuno più credibile.

Il primo passo, quindi, dovrebbe essere una solenne e sincera operazione verità, di denuncia davanti agli elettori del proprio errore capitale: l'aver ceduto ad una politica economica statalista, conservativa, immobilista, l'opposto dello spirito del 1994. Facce nuove e atti concreti per rinnegare in toto la politica economica cripto-socialista che i governi di centrodestra hanno sempre perseguito. Sarà un caso che "Italia Futura", l'associazione di Montezemolo, preparandosi a lanciare la sua Opa sull'elettorato di centrodestra smarrito, disgregato, faccia proprie in campo economico e istituzionale le due proposte sdoganate da Forza Italia nel lontano 1994: "meno Stato" e presidenzialismo?

La confusione regna ancora sovrana nel Pdl: incalza il governo sulla spending review e l'abbattimento del debito, sull'Imu e l'Iva, ma si lascia affascinare dalla vittoria di Hollande e dalle ricette di Krugman. È comprensibile opporre un pizzico d'orgoglio patrio rispetto alle richieste di austerity che giungono da Bruxelles e Berlino, e voler tutelare l'interesse nazionale di fronte a impegni troppo gravosi per il nostro Paese, ma un Pdl che ancora "flirta" con approcci socialisti e keynesiani mostra di non aver ancora compreso la fondamentale lezione delle sue sconfitte.
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6 comments:

Anonymous said...

Non mi meraviglia il fatto che questi qua non abbiano MAI sentito una campana diversa da quella keynesiana. Nelle università italiane praticamente nessuno ha mai sentito parlare della Scuola Austriaca di economia. DellaVedova che parlava a RadioRadicale di catallassi e vonHayek è finito (in tutti i sensi) con Fini, Casini e Rutelli. Capezzone è finito (pure lui) a fare il portavoce del PdL statalista dei democristianosocialisti. I Radicali continuano a fare gli utili idioti dei partiti della spesa in deficit.
In Europa l'austerità sacrosanta della Merkel è stata interpretata solo come più tasse invece che meno Stato. La Francia adesso cercherà di creare un'Europa superStato centralizzato (una megaFrancia) che creerà crescita illusoria con altra spesa, più trasferimenti, più inflazione monetaria, più tasse e più deficit. In Italia gli exPci non aspettavano altro. E via di seguito.

Meglio uscire dall'Euro. Alla fine ci verrà a costare meno che restarvi fino alla inevitabile implosione catastrofica.

Anonymous said...

Federico, se puoi e vuoi, leggiti questo: http://mises.org/daily/6030/The-Crisis-of-Interventionism
E, se puoi, fallo leggere a quanti più puoi. Anche a quelli là.

Andrea

Anonymous said...

Un Paese culturalmente arretrato viene strangolato dai parassiti che ha generato.
La iperlegiferazione discrezionale (il “diritto pubblico” prevalente sul “diritto privato” e la fine della “certezza del diritto”) e l’interventismo politico in economia (contro l’ordine spontaneo del libero scambio) sono le due facce della stessa cultura (razionalistica, dirigista, pianificatrice, costruttivista) della socialdemocrazia (la versione soft del socialismo totalitario novecentesco nelle sue varianti nazifascista, comunista e roosveltiana).
Essa ha realizzato, in nome della giustizia sociale (fine morale dello “Stato etico”) e facendo prevalere i cosiddetti “interessi legittimi” della “collettività” sui “diritti individuali naturali” (vita, libertà, proprietà), il “welfare state” inefficiente della “spesa pubblica” in deficit, il “debito pubblico” immenso che ci strangola, la ipertassazione intesa come strumento di “redistribuzione della ricchezza” invece che come “corrispettivo dei servizi pubblici”, la creazione di una vasta casta parassitaria di grandi privilegiati (di Stato e paraStato):
- le alte oligarchie politico-burocratiche autoreferenziali,
- le potenti corporazioni economico-sociali,
- il capitalismo industriale e finanziario clientelare, contiguo e protetto,
- il sistema creditizio irresponsabile e complice,
- il ceto intellettuale, giudiziario e mediatico di supporto.
A livello europeo stanno facendo la stessa cosa.
Ed il PdL è corresponsabile.

Jean Lafitte said...

" l'aver ceduto ad una politica economica statalista, conservativa, immobilista, l'opposto dello spirito del 1994. "

"La iperlegiferazione discrezionale (il “diritto pubblico” prevalente sul “diritto privato” e la fine della “certezza del diritto”) e l’interventismo politico in economia (contro l’ordine spontaneo del libero scambio) "


OOOOOOHHHHHH SVEGLIA CHE SIAMO NEL 2012, QUASI 2013. ANCORA A PARLARE DI LIBERO MERCATO STATE?

Anonymous said...

"Se per 17 anni hai fatto delle promesse ai tuoi elettori, e una volta al governo hai fatto puntualmente l'opposto,[…]" gli elettori del centrodestra, i tuoi elettori, non ti votano più. E per farglielo capire per bene voterò l'opposizione, Grillo per esempio, perché votare a sinistra proprio non ce la faccio.
Questi di centrodestra più che la seconda repubblica sono gli scarti della prima.
Un elettore di centrodestra che voterà dall'altra parte.

Mario Cacini

Anonymous said...

Dubito che il PDL possa recuperare fiducia dopo l'"opera" del Governo Monti,considerando che il Bocconiano non ha ancora finito....
Toni