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Friday, May 04, 2012

Vittime di uno Stato criminogeno

Per fortuna non si è fatto male nessuno, e lo stesso procuratore capo di Bergamo ha chiarito che «non c'è mai stata una vera minaccia per gli ostaggi». Ma sarebbe sbagliato sminuire il blitz del 54enne Luigi Martinelli, che armato fino ai denti si è asserragliato nella sede dell'Agenzia delle Entrate di Romano di Lombardia prendendo in ostaggio una quindicina di impiegati. Un'azione isolata, scarsamente pianificata, ma comunque un salto di qualità nelle forme di protesta contro il fisco. Non più solo sit-in, minacce anonime o lettere-bomba. Sono sempre di più i contribuenti che escono dall'anonimato e ci mettono la propria faccia. In questo caso passando all'azione violenta in prima persona, ma più spesso compiendo atti di disobbedienza civile e persino di autolesionismo, fino al suicidio.
I casi sono così numerosi che ieri a Bologna si è svolto un corteo delle vedove dei suicidi: mariti disperati, non pazzi, tanto meno evasori. Ovviamente la violenza, contro se stessi o gli altri, è sempre inaccettabile, ma qualche domanda bisogna porsela se solo in Italia si muore di tasse, se gli imprenditori si suicidano non per debiti ma per crediti, il più delle volte vantati nei confronti della pubblica amministrazione.
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