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Monday, November 16, 2009

Dalla Fao un vero schiaffo alla miseria

Roma deve sopportare per tre giorni questo circo di ipocrisia e vanità messo su da una delle più screditate organizzazioni internazionali che si siano mai viste: la Fao. Invece di chiedersi dove siano finiti, e cosa ne sia stato fatto, tutti i miliardi di dollari che la Fao ha preso e gestito in ben 64 anni di vita, visto che il problema della fame nel mondo non solo non accenna ad attenuarsi, ma si aggrava, assistiamo ai soliti appelli sdegnati, alla solita questua (44 miliardi di dollari per cancellare istantaneamente - vogliono farci credere - l'incubo della fame dalla faccia del pianeta), le solite tirate demagogiche sugli aiuti alle banche e sui consumi nei Paesi ricchi. Si calcola fino all'ultimo centesimo quanta spesa alimentare le famiglie nei Paesi ricchi gettano nella spazzatura, come se quella mozzarella rimasta in frigo per troppi giorni, o quel mezzo piatto di pasta in più potessero essere impacchettati e immediatamente spediti dall'altra parte del mondo (sarebbe bello - e facile!). Ma nessuno che metta sul banco degli imputati la stessa Fao e innanzitutto i governi di quei Paesi in cui si muore di fame nonostante tutti gli aiuti.

L'atto d'accusa nei confronti dell'avidità e del modello capitalistico del mondo ricco serve a nascondere le terribili responsabilità di regimi corrotti e criminali, di capi di Stato che affamano i loro popoli e vengono accolti con tutti gli onori a Roma, ai vertici Fao, per l'ennesima predica. Il vertice di quest'anno sarà ricordato per la passerella delle "lady dittatura": riempiono le prime pagine dei giornali, tra le altre, la signora Ahmadinejad, la signora Mugabe, la signora Ben Alì e la signora Mubarak. Tutta la demagogia e l'ipocrisia possibile e immaginabile, purché non si discutano né l'evidente fallimento di un modello di aiuto ai Paesi poveri, né i privilegi di cui godono i funzionari Fao. Primo tra tutti lo stesso Jacques Diouf, alla guida dell'organizzazione dal 1993, che avrà pure qualche responsabilità nei fallimenti e nelle comprovate inefficienze di questi ultimi sedici anni. In questi vertici la Fao dovrebbe innanzitutto riflettere su se stessa e rendere conto ai suoi contribuenti di quanto e come spende.

UPDATE: Ecco quanto, e come, spende la Fao (da il Velino)

1 comment:

Neoconservatore said...

L`ipocrisia che domina le varie organizzazioni Onu e` impressionante e sarebbe ridicola se non fosse tragica per leripercussioni che spesso ha.
Comunque i finanziamenti a pioggia servono solo a finanziare i dittatori al potere, rafforzandoli.
Complimenti per il blog lo linko