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Friday, April 09, 2010

Tremonti che aspettavamo

Alcune frasi tratte dall'intervento del ministro Tremonti, al convegno di Confindustria a Parma, che aspettavamo da molto, molto tempo:
«Per le riforme la crisi non è né un alibi per non farle, né di per sé solo una spinta a farle. Per l'Italia le riforme sono in assoluto una necessità storica. Una necessità che avremmo anche senza crisi. Il tempo è strategico ed è venuto il tempo delle riforme».
«La riforma delle riforme è la riforma fiscale. La nostra riforma fiscale non sarà una riforma platonica. Sarà una riforma ad alta intensità politica. Non sarà facile, ma è necessaria. Nel '94 con Silvio Berlusconi eravamo forse un po' avanti sul nostro tempo. Ora siamo stati raggiunti dal nostro tempo e non possiamo sfuggire all'appuntamento... le direttrici di movimento della riforma erano allora e sono ancora tre: dalle persone alle cose; dal complesso al semplice; dal centro alla periferia».
«Governare facendo debito pubblico è più facile che governare avendo debito pubblico. Ma non è più saggio. La storia insegna che il debito nazionale non fa lo sviluppo, ma divora lo sviluppo. Non fa la fortuna ma la sfortuna degli Stati. E' difficile essere primi sul Pil se si è primi sul debito».
«Non si può più andare avanti con un sistema in cui crescono molto le liti e poco il prodotto interno lordo».
«Alcide De Gasperi diceva: "Un politico guarda alle prossime elezioni, uno statista guarda alle prossime generazioni". Noi abbiamo dimostrato di cavarcela con le elezioni...».

3 comments:

gianni said...

insomma, tanta bell'aria fritta. nel frattempo il debito pubblico aumenta, con buona pace delle belle parole.

Antimonio said...

non solo fritta, ma rifritta e pure un po' nauseabonda. Giochini di parole che fanno, a quanto si legge nel post, sempre un grande effetto, calambour, ricchi premi e cotillons. Naturalmente di tagliare la spesa non se ne parla, meglio raccogliere gli applausi dei questuanti di Confindustria, versare la lacrimuccia d'ordinanza del cristiano sociale della Valtellina al sol pensiero di toccare le pensioni,quindi tirare a campare aspettando la congiuntura.
Per una disamina seria ed approfondita rimando all'articolo del prof. Boldrin che, al solito, non manca di calare la mannaia sul Tremonti dispensiero.

http://www.noisefromamerika.org/index.php/articles/La_Cina%2C_l%27Italia_e_l%27incerto_futuro#body

JimMomo said...

Ma io sono prefettamente d'accordo con l'articolo che mi segnali, e se segui il mio blog sai pure che non sono certo un "tremontiano". Solo mi limito a registrare, e a sperare senza troppe illusioni, eventuali cambi di rotta.