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Wednesday, December 15, 2010

Sfatare il mito dei Black Bloc

L'Oscar degli articoli più vergognosi scritti in questi giorni sulla gestione dell'ordine pubblico nella giornata di ieri va a Fiorenza Sarzanini (Corriere della Sera), non nuova a imprese del genere. Così come vergognosa è la polemica sul finanziere ripreso con l'arma d'ordinanza in pugno e sui presunti "infiltrati". Ovviamente ci sono già le prime interrogazioni parlamentari, ma basterebbe guardare le immagini per capire come si sono svolti realmente i fatti. Da tutte le sequenze fotografiche, e dal video, disponibili in rete o sui giornali appare chiaramente che il finanziere protegge l'arma, uscita dalla fondina dopo essere stato scaraventato a terra e già privato di casco e altro, per impedire che gli venga sottratta anche quella.

E non manca ovviamente chi cerca di aumentare ulteriormente la tensione parlando di "infiltrati". La cosa grave è che il Pd, in uno stato confusionale e demenziale, e in piena deriva antagonista, è in prima linea con la Finocchiario (capogruppo al Senato), che si chiede chi ha pagato i presunti "infiltrati" invece di chiedersi chi pagherà i danni.

Ma torniamo alla Sarzanini, che prima di ieri si era lamentata per i Palazzi blindati e oggi, con il senno di poi, ha la faccia tosta di criticare il ministro Maroni («li avete lasciati fare»). Provate a immaginare cosa avrebbero scritto se fosse stato torto un capello a un "manifestante". Alla vigilia aveva accusato le forze dell'ordine e il ministro di contribuire ad alimentare la tensione adottando misure di sicurezza esagerate, ma nel contempo era lei stessa, che parlando di «zona rossa», richiamando quindi il G8 di Genova, le descriveva con evidente esagerazione.

Semplicemente le forze dell'ordine si sono organizzate per difendere le istituzioni democratiche da un assalto annunciato che si è puntualmente verificato. Piuttosto, bisognerebbe chiedersi perché in Italia siamo così tecnologicamente arretrati da non dotarli di pallottole di gomma e taser. La triste verità con cui dobbiamo fare i conti è che in Italia neanche di fronte ai peggiori criminali, e neanche a difesa delle più importanti istituzioni democratiche, si è disposti ad accettare l'uso legittimo della forza e quindi assistiamo impotenti a giornate come quella di ieri. Con le mani legate dietro la schiena e i pochi mezzi a disposizione, forze dell'ordine e ministro hanno fatto davvero il massimo.

Già prima dei fatti di ieri Il Foglio aveva denunciato l'atteggiamento irresponsabile del Corriere, con riferimento proprio alla Sarzanini:
«L'allarmismo sull'ordine pubblico è un genere giornalistico che un tempo era riservato ai giornali d'opposizione più politicamente scalmanati, e di cui non si sentiva particolare nostalgia. E' probabile che i settori più estremisti puntino a creare incidenti, ed è doveroso evitarlo. Ma è davvero difficile vedere nella polizia un mostruoso apparato repressivo a difesa del governo. La libertà di manifestazione non sembra davvero in pericolo, e la democrazia ancor meno. La stessa Sarzanini ammette che i divieti sono indispensabili, per poi aggiungere che "se sono indiscriminati rischiano di ottenere l'effetto opposto". Anche gli allarmismi indiscriminati, per la verità».
Oggi Giuliano Ferrara si pone le domande giuste...
«Chi ha organizzato la canaglia squadrista contro il Parlamento? Chi ha promosso i suoi slogan, oltre che i suoi pullman? Chi ha creato lo stato emotivo teppistico per un attacco a freddo alla vita democratica, mandando allo sbaraglio giovanotti attempati e carichi di libidine violenta?»
... e arriva alle conclusioni sotto gli occhi di tutti:
«Una sinistra imbevuta ormai di bolsa ma aggressiva retorica anti-istituzionale, sulla scia di un ex poliziotto dalla vita difficile che lasciò tanti anni fa per una ambigua fuga verso la politica la magistratura, dopo aver contribuito in modo ancor oggi misterioso alla destabilizzazione della Repubblica dei partiti. E una borghesia priva di senno e di potere coesivo, che ha approntato il clima attraverso i suoi giornali, con una speciale menzione per la performance allarmistica e incitatoria del Corriere della Sera, che fingeva di scongiurare un clima giottino nel momento in cui lo fomentava tra le righe. Sotto il miserabile pretesto della "compravendita" di parlamentari si è scatenata una campagna di qualunquismo becero e di odio contro le istituzioni, e l'hanno chiamata "sfiducia dal basso" o "faremo l'inferno se il governo non cade". Una performance di sordido cinismo dalla quale la sinistra e i borghesi decaduti di un establishment intollerante e ambiguo non si risolleveranno tanto presto...».
IL MITO DEI BLACK BLOC - Infine, bisognerebbe anche sfatare una volta per tutte questo mito dei Black bloc. I Black bloc non esistono, nel senso che i media li chiamano in causa come entità misteriosa per depoliticizzare gli scontri, per evitare di spiegare chiaro e tondo all'opinione pubblica la loro natura politica, per tracciare una linea di confine netta tra violenti e i manifestanti pacifici. Una linea così netta che purtroppo non esiste. Basta ipocrisie: quelli che hanno provocato gli scontri di ieri non spuntano dal nulla, sono le frange più estreme e violente di una manifestazione, ma ne fanno parte e tutti gli altri ne sono nella migliore delle ipotesi consapevoli, nella peggiore complici un po' meno coraggiosi. E' una violenza tecnicamente "fascista", ma che culturalmente e politicamente trova origine nell'estrema sinistra e occorre dirlo chiaramente, perché sono i movimenti di sinistra che devono farci i conti e isolarla.

UPDATE ORE 15:48
Il ragazzo col giaccone chiaro additato come "agente infiltrato" (perché ripreso con delle manette in mano, probabilmente sottratte agli agenti), e che evidentemente ha tratto in inganno il Riformista e la Finocchiaro, pare sia stato arrestato: «Sono minorenne, sono minorenne», si giustificava il poveretto con gli agenti (quelli veri) che l'hanno fermato.

8 comments:

Frank77 said...

Giuliano Ferrara.....da che pulpito viene la predica.

Anonymous said...

Caro Jim, sempre sul Corriere della Sera, ora spuntano persino gli scarponi anfibi di un manifestante a volto coperto, scarponi che pare siano "identici a quelli indossati delle forze dell'ordine". Insomma, il teorema deve essere dimostrato a tutti i costi, e tutti concorrono a che sia dimostrato. E vedrai, nei prossimi giorni lo sarà. Del resto, metà del pianeta è certissimo che le Twin Towers siano state distrutte dall'interno, per mezzo di cariche esplosive governative americane.
Io non mi stupisco più di niente, il ministro della Propaganda Goebbels è vivo e lotta insieme a noi.
Woody

JimMomo said...

Non si accettano commenti non attinenti al post, insultanti o gratuitamente provocatori ad insindacabile giudizio del titolare del blog. Non è un forum, dove ognuno passa e lascia la sua pisciatina, ma un sito personale che ospita commenti e opinioni dei lettori, ai quali si richiede educazione.

Mike Marea said...

Il becero cinismo della sinistra non ha limiti, nè pudori di alcun genere. La campionessa di tale cinismo è la finocchiara che parla a vanvera di "infiltrati" e di "agenti provocatori", dimenticando che abnormità di tal genere sono frutto della cultura di sinistra, la sua.

Paolo Della Sala said...

Fede, mi fai avere una mail? Ho ancora la tua vecchia di radio rad.
Volevo segnalare a Dan (gli mando mail) quanto c'è scritto in questo mio post, vista la gravità. Ciao
http://lapulcedivoltaire.blogosfere.it/2010/12/molotov-ad-atene-video-e-commenti-spaventosi.html

JimMomo said...

Guarda che quella di RR in alto a destra sul blog è ancora buona :-))

Anonymous said...

La Finocchiaro è incredibile,se qualcuno riuscisse a rottamare lei e gli altri residuati del '68 farebbe ben più che l'interesse del PD.
Per quanto riguarda l'ordine pubblico gli agenti hanno fatto il massimo,se avessero avuto meno sangue freddo ci sarebbe un altro "martire" a cui dedicare un'aula del Senato.
Toni

max said...

forse peccherò di dietrologia ma, era stato fatto il nome del marito della finocchiaro pochi giorni fa a proposito di affari poco puliti.

sicuramente una casualità...