Pagine

Monday, June 20, 2011

Basta lucrare su Roma

Molti cittadini romani, lavorando nei ministeri (molti ci lavorano sul serio), immaginiamo siano contenti di vedere qualcuno ergersi a difesa dell'onore della "Capitale". Ebbene, devono sapere però che si tratta di pura demagogia sulla loro pelle. Si trattasse di un dibattito serio sulla suggestione della capitale "reticolare", come sembra credere Formigoni, magari si comincerebbe a parlare del trasferimento della Consob e dell'Antitrust a Milano. Invece, siamo alla pura demagogia. Questa telenovela dei ministeri è umiliante per il Nord, anche per gli elettori leghisti, cui scommetto che non può fregare di meno di avere qualche finto ministero; ma è umiliante anche per Roma, che vede Alemanno e Polverini lucrare visibilità su un'ipotesi che sanno bene essere irrealistica, approfittando del momento di caos nel Pdl e nella maggioranza. Si agitano, sgomitano, sia per farsi posto nel partito, sia per celare dietro la difesa della romanità le loro incapacità di governo della città e della Regione Lazio. E mentre si azzuffano sul nulla con i leghisti, nel frattempo in città si tollerano gli espropri comunisti.

Tra l'altro, nella lista delle richieste leghiste uscita da Pontida, una vera e propria agenda dei prossimi 180 giorni di governo, con scadenze precise, non c'è il trasferimento dei ministeri, che Bossi ha invece citato en passant nel suo discorso. Non si parla neanche di ritiro dalla missione libica, ma si chiede una generica «riduzione dei contingenti impegnati all'estero». Il che è possibile, e anzi auspicabile per quanto riguarda l'inutile, ipocrita e anche pericolosa missione in Libano. E' assurdo che proprio nel momento in cui le richieste leghiste si concentrano sulla riforma fiscale, sulla fine delle misure "vessatorie" di Equitalia («una cosa vergognosa che neanche la sinistra aveva fatto», ha ammonito Bossi) - e quindi per la prima volta il pressing su Tremonti è anche leghista - nel Pdl ci sia chi preferisce polemizzare e alzare la tensione sui ministeri al Nord, invece di incalzare la Lega sui tagli ai costi della politica e se non sull'abolizione, almeno su una drastica riduzione delle province.

No comments: