Pagine

Wednesday, September 06, 2006

Bush spiega la sua dottrina

Il presidente Bush espone la sua strategia contro il terrorismoThe great ideological struggle of the 21st century

Ieri il presidente Bush, parlando alla Military Officers Association of America, ha esposto egli stesso la sua strategia per combattere il terrorismo. Ha chiarito la natura, l'ideologia e gli obiettivi del nemico. Ha annunciato la pubblicazione di un documento invitando tutti gli americani a leggerlo direttamente dal sito della Casa Bianca. Si tratta di una versione declassificata della strategia che l'amministrazione Usa ha perseguito fin dall'11 settembre 2001. Strategia già resa nota nel febbraio 2003 e ora aggiornata con ulteriori elementi di conoscenza del nemico.

«Freedom is once again contending with the forces of darkness and tyranny. This time, the battle is unfolding in a new region - the broader Middle East. This time, we're not waiting for our enemies to gather in strength. This time, we're confronting them before they gain the capacity to inflict unspeakable damage on the world, and we're confronting their hateful ideology before it fully takes root. We see a day when people across the Middle East have governments that honor their dignity, and unleash their creativity, and count their votes. We see a day when across this region citizens are allowed to express themselves freely, women have full rights, and children are educated and given the tools necessary to succeed in life. And we see a day when all the nations of the Middle East are allies in the cause of peace. We fight for this day, because the security of our own citizens depends on it...»

La strategia riconosce che quella al terrorismo è «una guerra di armi e di idee». Da combattere non solo sui campi di battaglia, ma anche «promuovendo la libertà e la dignità umana» come alternativa alla visione islamo-fascista dei terroristi. La «soluzione di lungo termine» per conseguire la vittoria va ricercata proprio nell'«avanzamento della libertà e della democrazia». Le democrazie «rispettano i diritti umani basilari, la libertà di religione, di coscienza, di parola, di associazione e di stampa. Questi sono gli antidoti di lungo termine contro l'ideologia del terrorismo». Questa è la «battaglia delle idee».

Nel breve periodo la strategia si pone quattro obiettivi: impedire nuovi attacchi; impedire che terroristi e stati canaglia si dotino di armi di distruzione di massa e che le usino contro gli Stati Uniti e i suoi alleati; togliere ai terroristi il sostegno degli stati canaglia; impedire ai terroristi di prendere il controllo di qualsiasi territorio da usare come base per preparare e lanciare nuovi attacchi. Proprio come durante la Guerra Fredda, la strategia prevede anche nuovi strumenti istituzionali, nazionali e internazionali, per conseguire questi obiettivi.

«Non accetteremo nulla di meno che una vittoria totale... Sconfiggeremo i terroristi e la loro ideologia dell'odio diffondendo la speranza della libertà nel mondo... la sicurezza della nostra nazione dipende dall'avanzamento della libertà nelle altre nazioni», ebbe a dichiarare Bush il 4 luglio scorso.

No comments: